Michele Guardì svela la verità su Le Iene: "Il servizio era terribile. Vecchie storie, poveretti"

Un audio datato di Michele Guardì, regista de I Fatti vostri, ha sollevato un polverone sui social. Le frasi offensive proferite da Guardì sono state riportate alla luce da un servizio de Le Iene, causando indignazione tra il pubblico. Nonostante l'indignazione generale, Guardì sembra non dare peso a queste accuse. Ma come possiamo giustificare tali frasi vergognose, anche se risalgono a dieci anni fa?

L'esplosione sui social

Da ieri sera, sui social è esplosa una sorta di bomba. Si tratta di un servizio de Le Iene dedicato al tema del patriarcato in tv, dell'omofobia e della misoginia. Nel servizio, si fanno ascoltare degli audio di Michele Guardì, regista de I Fatti vostri. Nell'audio, Guardì si scaglia contro le donne e i suoi collaboratori con parole molto gravi. Il fuori onda, circa una decina di anni fa, è circolato in rete da tempo. Il fatto che sia vecchio, non giustifica quelle frasi vergognose.

La risposta di Michele Guardì

Michele Guardì ha commentato le accuse in maniera piuttosto noncurante: "Il servizio de Le Iene su di me? Niente di che! Cose vecchie, non ha rilievo per me. Sono assolutamente tranquillo. Sono cose vecchissime. È una cosa pretestuosa, tirata fuori perché non hanno nulla da fare". Secondo lui, dopo la messa in onda del servizio de Le Iene non cambierà nulla e non succederà nulla.

La posizione della Rai

La Rai, come emittente pubblica, ha il dovere di promuovere l'inclusione, il rispetto e l'uguaglianza. Pertanto, è fondamentale che la Rai prenda posizione su questo tipo di comportamenti e adotti misure adeguate per garantire che non si ripetano in futuro.

Le parole hanno il potere di distruggere o di curare

Le parole di Michele Guardì, pronunciate in un fuori onda datato, hanno un impatto e possono ferire profondamente. Non possiamo ignorare o minimizzare tali comportamenti, ma dobbiamo invece promuovere un dialogo rispettoso e inclusivo. Le scuse di Guardì non possono essere ignorate, perché solo attraverso un cambiamento di mentalità e di comportamento possiamo costruire una società più equa e rispettosa. Come ha detto Mahatma Gandhi, "Le parole hanno il potere di distruggere o di curare, quando sono dette con amore e comprensione".