Tappeto, scienziato analizza al microscopio la superficie: "Meglio disfarsene"

Molti di noi in casa hanno un tappeto. Si tratta di un oggetto comodo e bello da vedere, ma anche difficile da tenere pulito. Uno scienziato ha analizzato al microscopio quello che c'è in superficie e il risultato non è... rassicurante.

Praticamente in tutte le case, all'ingresso, c'è uno zerbino, che serve per pulire le scarpe e fare in modo che entri meno sporco possibile tramite le suole. È più raro vedere, invece, un tappeto, per quanto sia un pezzo di arredamento molto affascinante ed elegante. Non è chiaro esattamente dove e quando sia stato ideato il primo esemplare, ma gli esperti sono concordi nell'affermare che i primi tappeti siano stati prodotti nella zona che comprende il Medio Oriente e l'Asia Centrale. Il più antico del mondo a noi pervenuto è un vero e proprio pezzo di storia: si chiama Tappeto di Pazyryk ed è stato ritrovato in Siberia nel 1949. Secondo gli esperti, sarebbe stato prodotto tra IV e V secolo a.C e oggi è conservato in un museo di San Pietroburgo.

Con ogni probabilità, a rendere quest'arte popolare sarebbero stati i turchi Selgiuchidi, che nel XI secolo lo introdussero in Persia. Qualche decennio più tardi, il tappeto è arrivato anche in Europa: furono gli Spagnoli, nel 1200, a rimanere affascinati da quelli di produzione anatolica e portarli nel Vecchio Contienente, contribuendo a una rapida espansione. Non a caso, all'epoca, venivano definiti 'tappeti ispano-moreschi'. Con il passare dei secoli, il tappeto ha mantenuto il suo scopo principale di decorazione per pavimenti, ma è diventato anche uno strumento che aggiunge calore e comfort a un'abitazione. A renderli ancora più affascinanti è il fatto che ogni produttore abbia sviluppato un proprio stile.

Il tappeto: cosa c'è in superficie?

Un tappeto con fantasie molto complesse può arrivare a costare diverse centinaia di euro. Molti si accontentano di tappeti di pochi euro, acquistabili nei grandi magazzini, spesso anche monocromatici. Uno scienziato molto seguito su TikTok ne ha analizzato uno di questa categoria: un banale tappeto grigio scuro. Con del nastro adesivo trasparente, ha 'coperto' una parte della superficie dell'oggetto e poi ha analizzato ciò che è rimasto appiccato allo scotch sotto la lente del microscopio. Il risultato non è del tutto rassicurante:

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Come si può vedere, c'è una vera e propria colonia di acari. Ad alcune persone, questi aracnidi non fanno né caldo né freddo, ma c'è anche chi prova un forte disgusto nei loro confronti. Non a caso, molti utenti nei commenti hanno scritto che è "meglio disfarsi" di ogni singolo tappeto che si ha in casa se questo è quello che li 'abita'. C'è anche chi la prende con più filosofia: "Non sapevo che dentro casa mia ci fosse una città intera", oppure: "La prossima volta che penserò di essere sola in casa, ripenserò a questo video". Non può mancare il pessimista: "Mi manca la persona che ero 5 secondi fa". Per chi è allergico agli acari, insomma, tenere un tappeto in casa non è una buona idea.

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