"Ho analizzato al microscopio del tonno in scatola economico: non ho buone notizie per voi"

Molti di noi, a pranzo o a cena, mangiano tonno in scatola. Un tiktoker ha analizzato al microscopio il contenuto della scatoletta meno cara che ha trovato al supermercato. Non ci sono propriamente buone notizie.

D'estate molti di noi consumano più di una volta insalata di riso a pranzo, preferendola alla pasta. A cena, spesso, optiamo per un'insalatone. Uno degli ingredienti più comuni di questi piatti estivi è il tonno in scatola. Qualcuno è consapevole che va consumato con moderazione per via della presenza di mercurio, ma quanti sanno cosa contengono quelli più economici (oltre al mercurio)? In un periodo in cui l'inflazione colpisce duramente il cosiddetto carrello della spesa, c'è chi compra le scatolette più economiche del supermercato per evitare un salasso quotidiano. Ma siamo sicuri che sia una buona scelta?

Chi segue l'attualità sa che c'è un enorme problema negli oceani del mondo: la plastica. Quando le bottiglie e i contenitori in PET rimangono per mesi interi in acqua, iniziano lentamente a decomporsi. In questo processo, nascono le cosiddette microplastiche, ovvero pezzi minuscoli di plastica che molto spesso vengono mangiati dai pesci. Molti di quei pesci finiscono sulle nostre tavole. Il tonno in scatola non fa eccezione. Un tiktoker con la passione per la scienza e con un microscopio professionale a disposizione, ha analizzato il contenuto di quella che ha definito "la scatoletta più economica" che ha trovato al supermercato, senza chiaramente mostrare la marca. La scoperta non è propriamente rassicurante.

Il tonno in scatola al microscopio

Il tiktoker analizza prima alcuni ml dell'olio contenuto nella scatoletta. "Come potete vedere chiaramente, contiene alcuni piccoli pezzi di plastica. Queste provengono dal processo di  inscatolamento e commercializzazione del prodotto". Subito dopo, prende un pezzetto di carne di tonno e anche qui trova alcuni residui di microplastica. "Sono pericolose per l'essere umano? La risposta è... complicata. Non sappiamo per certo se a lungo andare siano dannose, dal momento che mancano studi, essendo un fenomeno recente".

@oneminmicro

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Il finale è in chiaroscuro: "Sta sicuramente crescendo la consapevolezza attorno a questo problema e gli strumenti per trovare microplastiche nel cibo. Gli scienziati lo stanno studiando in maniera approfondita e qualcuno crede che a breve le microplastiche nel cibo diventeranno un'emergenza sanitaria". Nei commenti è nato un piccolo dibattito. Un utente si chiede: "Ok, hai analizzato quello economico. E quello più caro non le contiene ugualmente?". La risposta è affermativa: le microplastiche sono ovunque, negli oceani, per cui è quasi impossibile trovare pesci che non ne abbiano ingerite nel corso della loro vita. Siamo consapevoli che quanto appena esposto non è rassicurante, ma è meglio sapere che mangiare tutti i giorni tonno in scatola non è propriamente salutare, anziché ignorare i possibili rischi per la salute.

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