Rita Dalla Chiesa, il ricordo di suo padre Generale oltraggiato così: lo sfogo della conduttrice

La sempre agguerrita Rita Dalla Chiesa intende vederci chiaro in seguito a una missiva ricevuta da una donna di Parma che le racconta di un episodio sgradevole accaduto nel cimitero della città dell'Emilia Romagna, dove c'è la tomba di suo padre, il celebre Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, morto per mano della mafia nel 1982. Un'esistenza trascorsa sempre dalla parte dello Stato nel contrasto alla criminalità organizzata, anche se oggi qualcuno lo ha dimenticato. "I miei fratelli e io abbiamo ricevuto questa email che denuncia qualcosa di molto grave che si sta verificando al cimitero di Parma, dove è sepolto mio padre". Queste le parole di Rita sui suoi canali social, dove è stata trascritta per intero la lettera della cittadina parmense: "Vi disturbo perché da un po' di tempo ho preso l'abitudine di passare dal cimitero della Villetta ogni volta che mi trovo a passare da quelle parti e ho notato che all'interno del cimitero c'è una piantina con indicate le posizioni delle tombe dei personaggi che si ritiene debbano essere omaggiati."

La signora racconta anche: "Sono altresì confezionati diversi opuscoli con percorsi tematici. Uno di questi si intitola 'Gli eroi della memoria'. In nessun luogo è indicata la tomba di vostro padre. Ho ripetutamente scritto al Sindaco e alla società di gestione del cimitero. Il 27 settembre 2020, in occasione del centenario della nascita del Generale vostro padre, ho posto la questione al sindaco Pizzarotti che mi è onestamente sembrato sorpreso e mi ha garantito che se ne sarebbe occupato. La società ADE Servizi Cimiteriali, che ha in gestione il cimitero, sosteneva che la famiglia fosse contraria ma né Simona né Nando - gli altri due figli del Generale Dalla Chiesa - mi hanno confermato questa posizione. Dato che ritengo da cittadina italiana inammissibile una tale mancanza di rispetto verso un uomo come vostro padre, cui mi lega un profondo affetto di cui Nando e Simona sanno, vi chiederei di confermarmi che non siate contrari a che la sua tomba sia indicata in modo che le persone possano rendergli l'omaggio che merita."

Infine asserisce: "Questo perché non ho intenzione di lasciar perdere la questione". Una lettera elettronica firmata, sulla quale i fratelli Dalla Chiesa non hanno il benché minimo dubbio, conoscendo personalmente la donna che da cui proviene. La Dalla Chiesa garantisce che ci saranno delle conseguenze per questo irrispettoso gesto: "Adesso vorrei conoscere al più presto la risposta della società cimiteriale ADE che si è arrogata il diritto di cancellare il nome e il luogo dove è sepolto mio padre, e la risposta del Comune di Parma. Non mi fermerò qui e chi mi conosce sa che andrò fino in fondo. Mio padre continua a essere scomodo - ammette con una triste constatazione. - Bene, noi figli non molliamo. Sindaco, batta un colpo". Invita l'autorità ad agire, alla fine del suo discorso.

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