Maria Grazia Cucinotta, il dramma delle molestie subite: un trauma mai superato

Nel corso di un'intervista rilasciata qualche tempo a "Verissimo", Maria Grazia Cucinotta ha fatto una confessione davvero drammatica che riguarda il suo passato. La popolare attrice siciliana è nota soprattutto per il suo ruolo da protagonista nell'ultimo film di Massimo Troisi, "Il Postino". Quella che ha rivelato è una storia dolorosa e inquietante. Purtroppo, ci sono molte donne che fanno questi tipi di rivelazioni sul loro passato.

Ma quando una tragedia del genere accade a una celebrità, impossibile che non abbia eco mediatico. In questo caso dalla bravissima e bellissima attrice Maria Grazia Cucinotta. Oggi, a 53 anni, è una delle interpreti italiane più famose e ammirate all'estero. Siciliana in tutto e per tutto, è nata a Messina. Ma dalla sua amata terra si è spostata per interpretare alcuni dei film che sono e rimarranno nella storia del cinema italiano e internazionale. È conosciuta a livello mondiale per la sua partecipazione al film italiano "Il Postino" con Massimo Troisi e per la sua apparizione nella mitica saga "007 - Il mondo non basta".

Il primo, in particolare, lo conoscono tutti. Era il 1994 e la pellicola è stata diretto dal regista britannico Michael Redford, noto anche per "Il mercante di Venezia" e "Un colpo perfetto". Ispirato al romanzo dell'autore cileno Antonio Skármeta "Ardiente paciencia" ("Il postino di Neruda"). L'iconico film è celebre anche per essere stata l'interpretazione finale dell'attore napoletano Massimo Troisi, morto nel sonno poche ore dopo la fine delle riprese. "Sono proprio innamorato, perché io me la sono vista lì davanti, la guardavo e non mi usciva neanche una parola. La guardavo e mi innamoravo". Frasi emozionanti e impossibili da dimenticare quelle pronunciate nei film di Troisi.

Questa è senza dubbio l'interpretazione più famosa di Maria Grazia Cucinotta. Ma c'è stata una lunga lista di film di successo nel corso della sua carriera. Tra questi "Maria Maddalena" (2000), "Il rito" (2011), "La moglie del sarto" (2012), "La verità" (2017) e "American Nights" (2021). Per un'artista di fama mondiale, la storia raccontata da Maria Grazia Cucinotta durante un'intervista ha una connotazione più inquietante. Anche a causa delle lacrime agli occhi, purtroppo, il ricordo della popolare attrice è ancora vivo. Anche se ormai sono passati diversi anni. Ma entriamo nel dettaglio del racconto.

L'attrice aveva solo 20 anni e stava facendo un provino per uno spot pubblicitario a Parigi dove non indossa abiti provocanti, bensì soltanto una felpa e un jeans. Ma questo non le ha impedito di essere vittima di violenza da parte di un uomo in giacca e cravatta che avrebbe cercato di strapparle i vestiti nell'ascensore di un palazzo: "Stavo tornando a casa dopo il lavoro. C'era un uomo che rientrava dietro di me, ma non ci ho dato peso perché pensavo vivesse lì. In ascensore mi ha messo le mani addosso, cercando di strapparmi la felpa e mi ha strattonata. Ero pietrificata", ha svelato l'attrice in lacrime nel salotto di Silvia Toffanin.

Per fortuna Maria Grazia Cucinotta è riuscita a scappare dall'uomo e a salvarsi dalle molestie sessuali. Ma senza dubbio certe ferite, anche se il finale è lieto, restano. L'attrice siciliana è anche una donna che consapevole del passare del tempo e vive serenamente gli anni che volano via: "Bisogna adeguarsi...Io sono affezionata ai miei anni e credo di portarli bene. Non voglio fare la ventenne, invecchiare significa che sei viva e un segno sulla faccia è un particolare sciocco su cui non ti devi soffermare. Le rughe, più le guardi e più ne vedi. Non è un caso che, andando avanti con l'età, si veda sempre meno da vicino".