La figlia di Bud Spencer, Cristiana Pedersoli, è intervenuta sulla citazione del padre da parte del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, nell'ambito di alcune dichiarazioni che hanno creato scompiglio nella Lega e in generale nel dibattito politico. La figlia dell'attore partenopeo Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, ha mostrato gratitudine per la citazione di Giorgetti, testimonianza che il suo amato papà ha lasciato senza dubbio "un segno buono in tutti", sia a destra sia a sinistra.
"Matteo è abituato a essere un campione d'incassi nei film western. Io gli ho proposto di essere attore non protagonista in un film drammatico candidato agli Oscar. E' difficile mettere nello stesso film Bud Spencer e Meryl Streep. E non so cosa abbia deciso...", le parole del ministro Giancarlo Giorgetti riportate nel libro di Bruno Vespa "Perché Mussolini rovinò l'Italia (e come Draghi la sta risanando)", in uscita oggi con Mondadori Rai Libri.
Nonostante la grande soddisfazione mostrata per la citazione dedicata al suo compianto papà, Cristiana ci tiene a precisare che le "scazzottate" di Bud Spencer e Terence Hill "non si possono accumunare alla politica". "Bud Spencer - ha detto all'Adnkronos Cristiana - è stato spesso evocato, è stato ricordato con delle battute sia a destra sia a sinistra. Questa trasversalità mi fa sorridere perché evidentemente è apprezzato un po' da tutti. Ciò mi fa molto piacere perché ha lasciato un segno buono nel 'cuore bambino e genuino' di ognuno di noi senza segnali politici né di un verso né di un altro. Questo mi gratifica molto, e sono cose che mi fanno sorridere, finché sono fatte con ironia e affetto".
"Credo - aggiunge la figlia di Bud Spencer - che probabilmente sia stato fatto un riferimento a mio padre perché, una volta, Salvini fece una battuta dicendo che lui e Di Maio erano come Bud Spencer e Terence Hill. Ogni volta che c'è qualche disputa un po' forte si fa riferimento a Bud Spencer e Terence Hill perché rappresentano in qualche modo la lotta ai sentimenti, alle idee. Non credo però che le loro battaglie si possano accomunare alla politica perché la loro era una lotta a difesa di tutti, a difesa dei più deboli.
Era catartica, a fin di bene - continua - Le loro scazzottate erano fasulle perché non c'era sangue, non c'erano ematomi, non c'era nulla. Erano simboliche per far capire quando bisogna fermarsi con le ingiustizie". Bud Spencer, ricorda a tal proposito Cristiana Pedersoli, "era pacifico nella vita, era il gigante buono, l'impersonificazione del bene che combatte il male. I suoi film come 'Banana Joe' sicuramente avevano dei temi sociali, combattevano la burocrazia lenta ma si trattava di un discorso generale e non specifico".
In Foto Cristiana e Carlo Pedersoli - Fonte Facebook Cristiana Pedersoli
