Buon compleanno Rino Gaetano! Oggi il genio ribelle venuto dal Sud avrebbe compiuto 71 anni

Sono trascorsi 71 anni dalla nascita del "genio ribelle della musica italiana". Proprio oggi Rino Gaetano avrebbe festeggiato il suo compleanno e chissà quante altre canzoni ci avrebbe regalato se la sua morte non fosse arrivata in quel modo tremendamente inaspettato e tragico. Il cantautore crotonese perse la vita alle 4 del mattino del 2 giugno 1981: una Volvo 343 grigio metallizzato in transito su Via Nomentana, a Roma, invase la corsia e si schiantò contro un camion all'incrocio con Via Carlo Fea. A bordo della Volvo c'era Rino Gaetano, allora il cantante aveva solo 30 anni essendo nato il 29 ottobre 1950.

Nato a Crotone, all'età di nove anni si era già trasferito a Roma con i genitori. Le difficoltà incontrate all'inizio della sua carriera sono tutte riconducibili alla sua personalità rivoluzionaria e al modo ineguagliabile con cui sapeva raccontare l'Italia. Il primo 45 giri, "I Love you Maryanna" è stato registrato con lo pseudonimo salgariano di "Kammamuri's", mentre per il suo primo album ha dovuto aspettare due anni: "Ingresso libero" è stato però quasi ignorato sia dal pubblico che dalla critica. Tutto cambiò nel 1975, con "Ma il cielo è sempre più blu", che lo ha reso popolare in tutto il Paese. Subito dopo arrivò l'album, "Mio fratello è figlio unico", grazie al quale, soprattutto sotto la spinta del successo "Berta filava", ha cominciato a farsi conoscere e amare.

Alla sua discografia seguirono "Aida" e "Nuntereggae più" il cui successo gli ha aperto le porte del festival di Sanremo dove ha cantato "Gianna". Il brano gli valse il terzo posto nella classifica finale e un'interpretazione indimenticabile: rimase a lungo al primo posto della hit parade e ancora oggi è uno dei titoli più amati del suo repertorio che nel frattempo si era arricchito con l'album "Resta vile maschio dove vai", contenente l'omonimo brano realizzato insieme a Mogol e ricordato soprattutto per il brano "Ahi Maria". Fu questo disco a segnare il passaggio dalla piccola casa discografica It alla multinazionale Rca e l'inizio di una serie di tournée che lo resero uno dei cantanti più apprezzati in Italia.

Nel 1980 partecipò come interprete al concept-album del Perigeo nei brani ''Alice'', ''Al bar dello sport'' e ''Confusione gran confusione'' e nello stesso anno uscì il suo sesto e ultimo album ''E io ci sto''. In un'intervista rilasciata nell'anno della sua morte, Gaetano ha spiegato che alla base della svolta musicale del suo ultimo album non c'era "nulla di pensato. E' un rifiuto che ho naturalmente. Il rifiuto per tutto ciò che si fa nel campo della musica leggera. Adesso c'è un ritorno al cosiddetto disimpegno e volevo tornare a parlare''.

Dopo la sua morte, che lo sorprese alla guida della sua Volvo poco prima dell'alba del 2 giugno 1981 mentre rientrava nella sua casa di Via Nomentana, molti furono gli omaggi dedicati all'artista calabrese. I titoli delle sue canzoni più note diventano titoli di film di successo: nel 1995 esce "Il cielo è sempre blu" di Antonello Grimaldi, il cui titolo fa chiaramente riferimento alla canzone, utilizzata anche come colonna sonora; nel 2006 esce "Mio fratello è figlio unico" di Daniele Luchetti con Elio Germano e Riccardo Scamarcio.

Prima di morire, Gaetano aveva anche lasciato diverse audizioni e pezzi incompiuti. Tre di questi sono stati concessi negli anni dalla famiglia per essere cantati da altri artisti: è successo nel 2002 per "Nuoto a farfalle" interpretato da Marco Morandi, il figlio di Gianni, e nel 2007 per "In Italia si sta male (si sta bene anziché no)", brano scritto oltre vent'anni prima e portato sul palco di Sanremo da Paolo Rossi, con la Rino Gaetano Band, il tributo ufficiale che include anche il nipote di Rino, Alessandro. La band ha arrangiato e prodotto il terzo inedito di Rino Gaetano "Ti voglio", pubblicato nel 2018 e il cui testo è stato completato e interpretato da Artù.

Il 2 giugno, anniversario della sua morte, la famiglia lo festeggia ogni anno con i fan organizzando il "Rino Gaetano Day", un concerto in piazza Sempione, vicino alla sua casa a Roma. Del suo rapporto tormentato con il Bel Paese, ricordiamo le sue parole di amore-odio: "In fondo è bello però, è il mio paese e io ci sono", cantava nel 1980. Senza dubbio oggi avrebbe preso di mira migliaia di nuovi bersagli per il suo "Nuntereggae più".