Fabio Cannavaro e l'addio alla Cina: "Ora sogno di allenare il Napoli"

Per il capitano dell'Italia campione del mondo 2006 arriva la svolta della sua carriera da allenatore. Dopo cinque anni dice addio alla Cina. L'ex difensore del Napoli è intervenuto ai microfoni del Mattino, dove ha spiegato le ragioni per cui non allenerà più in Cina: "La crisi di Evergrande non era ancora scoppiata quando dissi ai dirigenti di Guangzhou che non potevo più restare lì. Lascio 15 mesi di stipendio ma ho vissuto gli ultimi due anni e mezzo in quasi totale isolamento. Per 18 mesi ho parlato con i miei figli solo via web, per 71 giorni consecutivi non ho potuto lasciare la camera d'albergo.

Troppo, per tutti - spiega Cannavaro - La Cina si è messa alle spalle la pandemia, ma le restrizioni per il Covid per gli stranieri e per chi proviene dall'estero sono ancora estenuanti. Non ho più resistito. Ma non me ne vado certo per i problemi economici del mio gruppo: perché gli stipendi sono sempre arrivati ​​lì due giorni prima e non due giorni dopo".

L'ex difensore della Nazionale Italiana ha commentato il primato in classifica della squadra allenata da Spalletti: "Le panchine dei miei sogni d'infanzia sono entrambe occupate. E so che lo saranno per molto tempo, perché Mancini e Spalletti stanno facendo cose straordinarie. Napoli primo? Emozione fantastica, da tifoso, allenatore, giocatore e dirigente, stare lì è sicuramente importante. A volte - ha aggiunto Cannavaro - a stare in alto vengono le vertigini ma il Napoli è abituato e ha fatto bene negli ultimi anni".

Cannavaro poi dice la sua sull'attuale allenatore del Napoli: "Spalletti mi piace, è un allenatore esperto, sa quello che vuole. Lo conosco e l'ho seguito negli anni". Infine parla di un ritorno in azzurro, questa volta in panchina: "Io futuro allenatore del Napoli? Sarebbe un sogno allenare la mia squadra del cuore, ma ora c'è un ottimo allenatore, quindi rimane un sogno per il futuro".