Amerigo Vespucci, la regina dei mari festeggia 90 anni

È tornata per un giorno nella sua città natale a Castellammare di Stabia, ammirata, fotografata e onorata - a 90 anni da quando il suo lancio il 22 settembre 1931 - da centinaia di persone. Nessun visitatore a bordo causa Covid

L'inno d'Italia e la bandiera ammainata per salutare un giorno speciale: la Regina dei mari ha ripreso il suo viaggio dopo una giornata emozionante a Castellammare di Stabia, la città che da 90 anni fa lo vide tuffarsi per la prima volta nelle acque del golfo.

Amerigo Vespucci ha compiuto 90 anni, un compleanno diverso a causa della pandemia. Nessuna visita a bordo, pochi momenti istituzionali come la consegna di una targa da parte del sindaco Gaetano Cimmino, al suo arrivo in porto, ma sicuramente l'affetto e le emozioni di sempre.

"Abbiamo avuto un' accoglienza sensazionale a Castellammare e dobbiamo scusarci perché sentiamo l'affetto dei cittadini ma in questo momento di pandemia non possiamo accoglierli a bordo, speriamo che tutto cambi presto".

Il Capitano Massimiliano Siragusa, nuovo comandante dell'Amerigo Vespucci, ha raccontato della giornata a Castellammare di Stabia della Nave della Marina Militare che festeggia i suoi 90 anni nel luogo in cui è stata costruita nel 1931.

Una festa senza poter salire a bordo per il covid, ma con grande affetto: " Vedendo la popolazione - spiega Siragusa - l'affollamento davanti alle transenne ci fa apprezzare doppiamente chi arriva, sarebbe per noi un grande piacere avere ospiti in bordo e noi sentire la sensazione di chi riceve l'abbraccio. Il Vespucci è un simbolo dell'Italia, ci fa riconoscere come cittadini e di questo siamo ambasciatori anche all'estero.

Forse un aspetto positivo del periodo di pandemia, però, è che non ci sono state tante campagne all'estero ma una presenza più vicina ai 7.500 km della costa italiana, sempre con emozione, come è successo ieri sera con l'ammaina bandiera a Vico e il giro del Golfo di Napoli. Ci sono gruppi social di decine di migliaia di persone che postano foto, ne abbiamo viste tante con un grande entusiasmo che ci spinge a mantenere viva la nave, in attesa di quando potremo tornare a bordo con una grande festa ".

Stanotte il Vespucci ha lasciato Castellammare, alle 23 per solcare nuovamente il mare verso nord: " La prossima tappa - conclude Siragusa - sarà Livorno dal 25 al 26 settembre per un evento e poi si riparte al nostro porto base di La Spezia e inizieremo la pausa di manutenzione di qualche mese, sperando che la pandemia del prossimo anno ci permetta di riabbracciare le persone a bordo di ".

Centinaia di persone hanno affollato per tutto il giorno la banchina di Castellammare, occhi puntati sui tre alberi della Marina Militare, foto e selfie per immortalare l'attimo.

"Orgogliosi di questa grande nave - racconta un cittadino di Stabia - la guardiamo e fieri come se avessimo partecipato alla sua costruzione. Ma in fondo lo è. In ogni famiglia Stabia c'è un membro che è stato sul cantiere e ha partecipato alla sua costruzione".

L'atmosfera al tramonto era bellissima, quando il Vespucci si accendeva lentamente mentre si avvicinava il crepuscolo e il cielo si colorava di rosso al tramonto. A precedere questo emozionante momento, l'inno d'Italia che è risuonato nel silenzio in cui è caduta improvvisamente tutta l'area del porto stabiese.

E mentre la bandiera è stata ammainata, sono esplosi applausi, saluti, emozioni. La gioia rinnovata ogni volta che il Vespucci lascia intravedere i suoi tre maestosi alberi e le vele che hanno solcato i mari di mezzo mondo.

"Ci stavamo preparando a fare il giro del mondo - racconta un giovane marinaio - ma il Covid ci ha fermato. Speriamo di partire l'anno prossimo ".

E al calare della notte è già ora di partire, i rimorchiatori iniziano le manovre, sullo sfondo le gru dei cantieri da cui 90 anni fa usciva la regina dei mari, la nave scuola gioiello della Marina Militare, il 22 settembre 1931. E il vento gonfia le vele per un nuovo viaggio nel mondo.