Docente firma in abito da sposa, Azzolina contro Bianchi: "Il lavoro non è un regalo dello Stato!"

La storia dell'insegnante di matematica che ha firmato l'incarico annuale presso l'Istituto IISS Ettore Majorana di Martina Franca il giorno del suo matrimonio, vestita da sposa, continua a far discutere. Dopo aver letto i commenti sui social, Carmela Santoro, l'insegnante direttamente coinvolta nell'accaduto, si è espressa in prima persona.

Queste le sue parole: "Rispondo perché sto leggendo di ogni. Non è un posto fisso ma un semplice contratto annuale. Sono stata COSTRETTA ad andare a scuola per firmare altrimenti avrei perso un anno di lavoro. Purtroppo la gente parla senza sapere". Carmela reagisce così a tutti coloro che hanno criticato il suo gesto. La donna ci ha tenuto a puntualizzare che non aveva altra scelta: è stata costretta a firmare in abito da sposa il giorno del suo matrimonio perché altrimenti avrebbe perso la preziosa opportunità di lavorare per un anno intero nella stessa scuola.

Su questa vicenda si è espresso anche il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi che, durante la trasmissione "In Onda" su La7, ha detto: "Diciamo che è stato il nostro regalo di matrimonio perché lei prevedeva di essere chiamata tra ottobre e novembre e invece siamo riusciti a chiamarla per la sostituzione a settembre". Ma non finisce qui.

A seguito di questa discussa dichiarazione, l'ex ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina non si mostra d'accordo con l'intervento di Bianchi e ai microfoni dell'Adnkronos ha dichiarato: "Il lavoro non è un regalo che lo Stato fa ai cittadini. Semmai è un diritto, come sancisce l'articolo 4 della nostra Costituzione". Insomma, è chiaro che l'episodio della prof in abito da sposa è diventato un vero e proprio dibattito politico sul tema spinoso della precarietà.