Disabile paga biglietto a un concerto di Gigi D'Alessio: scoppia la polemica sui social

Nessun biglietto gratuito per una persona diversamente abile che voleva assistere al concerto del suo idolo Gigi D'Alessio. E così la sorella che l'accompagnava è stata costretta a pagare due biglietti da quasi 50 euro l'uno. E' successo a V.S., 53 anni, di Campobello di Mazara, cieca dalla nascita, che sabato sera si è recata nell'area archeologica delle Cave di Cusa, nel trapanese, per assistere al concerto del cantautore napoletano, promosso dal Comune di Campobello di Mazara.

"Nonostante ho ribadito che mia sorella è cieca, il personale mi ha detto che non era in carrozzina e, quindi, avrebbe dovuto pagare - spiega la sorella della disabile - prima volevamo andare a casa, poi mia sorella ha insistito per non perdere l'occasione di ascoltare dal vivo il suo idolo e così ho pagato due biglietti interi". La sorella di V.S. ha sfogato tutta la sua amarezza per quanto accaduto sui social: "Non era mai successo che in Italia mia sorella con handicap visivo pagasse per un evento o spettacolo di qualsiasi genere".

La 'Puntoeacapo srl' che ha organizzato il concerto chiarisce che "la policy aziendale prevede l'acquisto del biglietto da parte del diversamente abile, mentre l'accompagnatore ottiene un pass gratuito di servizio dopo che presenta la documentazione di legge 104.  Cioè con un biglietto entra disabile e accompagnatore, ma fino a esaurimento dei posti disponibili. Per il concerto di D'Alessio i posti riservati ai disabili erano esauriti".

Per la 'Puntoeacapo srl' "nonostante in Italia non ci sia nessun obbligo di fornire biglietti gratuiti ai disabili, è sempre stata consuetudine della nostra compagnia fare così". Da qui l'invito dopo le polemica rivolto alla diversamente abile protagonista della vicenda: "Ospiteremo gratuitamente la signora e il suo accompagnatore in qualsiasi altro prossimo concerto da noi organizzato", ha concluso 'Puntoeacapo srl'.