A quasi 8 anni dal drammatico incidente e a un mese dall'uscita su Netflix del documentario che ripercorre la vita e la straordinaria carriera di Michael Schumacher, sono arrivate le parole di Jean Todt. L'attuale presidente della FIA e amico di sempre dell'ex campione di Formula 1, ha raccontato come Corinna Schumacher sia stata fondamentale nella sopravvivenza dell'ex pilota.
Una vita e soprattutto una carriera straordinaria. Michael, al volante della Ferrari, ha vinto diversi titoli mondiali di Formula 1, diventando una vera leggenda.
Poi l'incidente sugli sci, che ha messo seriamente a rischio la sua sopravvivenza. Sopravvivenza che, creata da Jean Todt, suo grande amico e collaboratore di una vita, è stata possibile solo grazie ai medici e alla moglie Michael, Corinna.
Intervistato da "Bild", l'attuale presidente della FIA, ha detto:
"Ho passato molto tempo con Corinna dall'incidente del 29 dicembre 2013. È una donna meravigliosa, guida la famiglia. Grazie al lavoro dei medici e di Corinna, che voleva che sopravvivesse, Michael è sopravvissuto. Anche se con conseguenze molto gravi. Al momento sta lottando proprio con tali conseguenze. Speriamo che la situazione migliori. "
Era il 29 dicembre 2013. Una data che tanti, tantissimi appassionati di Formula 1 di tutto il mondo non dimenticheranno mai. Michael Schumacher, una leggenda vivente del motorsport, a lungo considerato il più grande pilota della storia, era con la sua famiglia in vacanza sugli sci a Meribel, in Francia.
Una caduta e il conseguente urto della testa contro un masso di pietra nascosto dalla neve, provocò la morte parziale di Michael. Da allora è iniziata una vera battaglia tra medici e familiari, affinché Schumacher sopravvivesse. Le uniche comunicazioni con la stampa e le persone esterne provenivano da Jean Todt.
Gli anni passano e continueranno a passare. Quello che non smette mai di bruciare è l'amore di milioni di tifosi eternamente grati ad un campione che ha saputo regalare emozioni indimenticabili.