Campania di nuovo zona rossa: da quando e quali restrizioni

A un passo da quella che sembrava la fine dell'incubo, con la grande adesione alla campagna vaccinale, la caduta del coprifuoco e l'uso delle mascherine all'aperto e la riapertura delle discoteche, torna per molti la possibilità della zona rossa territori in Italia.

La variante Delta continua a diffondersi rapidamente, con focolai scoppiati in molte città del Belpaese, e potrebbe essere necessario ricorrere a chiusure per fermarne l'avanzata. Nel rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità di maggio si affermava che il ceppo rappresentava l'1% dei contagi.

In quella di questo mese la stima è salita al 16%. Entro l'autunno, e forse già a settembre, potrebbe essere dominante, sostituendo la già temuta variante Alfa, ormai endemica. Il Comitato tecnico scientifico, riporta Il Messaggero, sarebbe già corso ai ripari, mettendo sul tavolo una nuova strategia che prevede, insieme alle aperture delle zone bianche, anche la reintroduzione delle localizzate zone rosse, con le conseguenti limitazioni, per estinguere ogni nuovo sul nascere. epidemia.

Il piano sarebbe quello di eseguire tempestivamente il tracciamento e il sequenziamento dei contatti di fronte a cluster sospetti. Identificando la variante Delta si procederebbe poi a limitarne la diffusione con l'isolamento domiciliare. Ma se i contagi dovessero varcare i confini di famiglie o gruppi di colleghi o studenti, si ricorrerebbe subito alla zona rossa.

Al momento è impossibile dire quali regioni o province finiranno nella zona rossa. Particolarmente preoccupante la situazione in Campania, dove il governatore Vincenzo De Luca ha firmato una nuova ordinanza.

Il documento mette a dura prova la vita notturna, con il divieto di consumo di alcol in pubblico dalle 22 alle 6 e l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto in alcune zone della città. Nella sola Torre del Greco, in poche ore, sono stati contati 45 casi della variante Delta, che si aggiungono, come riporta Il Messaggero, ad altrettanti rilevati in tutta la regione, come a Torre Annunziata, Portici, Scafati e Caserta.

Si tratta di un numero di contagi che potrebbe bastare per portare alcuni comuni nella zona rossa già nel corso della stessa estate. Una regressione che parte da quella che, de facto, è la regressione soft del "coprifuoco alcolico", che potrebbe con una ordinanza tradursi in limitazioni molto più severe. Le parole del Governatore della Campania fanno poco sperare i ristoratori ed i gestori delle località turistiche Campane.