Le origini meridionali dell'Alfa Romeo: l'auto più famosa del mondo è del Sud

Quando si parla di auto sportive, è d'obbligo citare Alfa Romeo come una delle principali case automobilistiche. L'artefice del successo dell'azienda è l'ingegnere napoletano Nicola Romeo che aveva acquistato l'azienda ALFA - Anonima Lombarda Fabbrica Automobili - e vi aveva aggiunto il proprio cognome per creare il marchio più conosciuto al mondo.

Il famoso imprenditore è il primo di otto figli ed è nato in via Dogana 1 a Sant'Antimo il 28 aprile 1876 da padre lucano, Maurizio Romeo, e madre napoletana, Raccomanda Taglialatela.

La sua famiglia non aveva abbastanza soldi, motivo per cui Nicola era costretto, ogni giorno, a intraprendere un viaggio di circa 14 km a piedi per recarsi presso l'istituto tecnico che frequentava.

Nonostante ciò riuscì a distinguersi nei suoi studi, soprattutto nelle discipline matematiche, dando così lezioni ai suoi compagni di classe e di scuola.

All'età di 23 anni si laurea in ingegneria meccanica al Politecnico di Napoli, oggi Università degli Studi di Napoli Federico II, e si trasferisce subito a Liegi, in Belgio, poi in Francia e Germania per completare la sua preparazione in campo elettrotecnico , meccanico, ferroviario e idraulico.

Rientra in Italia nel 1902 dopo aver maturato numerose esperienze nel settore industriale, settore allora in rapida evoluzione e sviluppo.

Fu durante un colloquio di lavoro che conobbe un dirigente della società inglese Robert Blackwell & Co, esperto in campo ferroviario e desideroso di aprire una filiale in Italia che Nicola gestì per alcuni anni. La svolta della sua carriera avviene nel 1911 quando fonda l'Ing. Ditta Nicola Romeo & C. di Milano produttore di macchine minerarie.

Il 24 giugno 1910 viene ufficialmente registrata la nuova ragione sociale, A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili), che però non è riuscita a decollare. Nel 1915 l'azienda di Nicola Romeo si espanse a tal punto da acquisire anche altre società, tra cui l'Alfa che fu convertita alla produzione bellica poiché, proprio in quel momento, l'Italia entrò nella prima guerra mondiale.

Nel 1918, in concomitanza con la fine della guerra, la società Alfa, che nel frattempo aveva assorbito altre società, tra cui le Officine Meccaniche di Saronno, le Officine Meccaniche Tabanelli di Roma e le Officine Ferroviarie Meridionale di Napoli, cambiò nome in Società Anonimo Ing. Nicola Romeo & Co.

A partire dal 1919 l'azienda, che produceva varie tipologie di veicoli e macchinari, iniziò a specializzarsi nel settore delle autovetture, decisione che si consolidò con l'ingresso di Enzo Ferrari nel settore automobilistico.

Il successo della celebre casa automobilistica non fu tutto in discesa: dapprima dovette affrontare una battaglia legale per commercializzare le vecchie auto con il nuovo marchio Alfa Romeo, poi la difficoltà finanziaria, negli anni venti, a causa del fallimento della banca di credito italiana

Nonostante le divergenze con gli altri soci dovute alle modifiche apportate alla società per mantenerla in vita, Nicola Romeo fu presidente della società fino al 1928 e nel 1929 fu nominato senatore del Regno d'Italia.

Morì a Magreglio sul Lago di Como il 15 agosto 1938 all'età di 62 anni, affranto, come sosteneva, per aver abbandonato l'azienda da lui fondata.