Il mare più bello d'Italia è del Sud! Sardegna sul podio, insieme ad una new entry

Il maggior numero di riconoscimenti va alla Sardegna, la prima in classifica è la Maremma toscana. Ma la Puglia, nell'assegnazione delle Cinque Vele di Legambiente e Touring Club, è subito dietro e tampina: l'edizione 2021 della guida 'Il mare più bello' ne riconosce l'unicità, e in alcuni casi assegna il premio più ambito.

Le Cinque Vele, infatti, conquistate sulla base di una serie di parametri - dall'attenzione all'ambiente ai servizi - quest'anno sorvolano tre comuni: Alto Salento Adriatico (Comuni di Otranto, Melendugno e Vernole), Alto Salento Jonico (Comuni di Nardò, Gallipoli, Porto Cesareo e Racale) e Isole Tremiti, la novità del 2021.

In tutto, 12 località turistiche pugliesi ottengono le Vele, uno striscione che diventa garanzia di qualità per residenti e turisti. “Le Cinque Vele rappresentano un importante riconoscimento per le amministrazioni che da anni sanno valorizzare il nostro mare più bello – afferma Ruggero Ronzulli, direttore di Legambiente Puglia – accanto a paesaggi incantevoli intrisi di storia e cultura, che rispondono a un turismo esperienziale fatto di scoperte del territorio, soprattutto in questo difficile anno di pandemia.

I distretti e le località che raggiungono l'eccellenza sono quelli che avranno le migliori possibilità di vincere le sfide del futuro". E questa è un'osservazione non di poco conto. Perché leggendo i report di Legambiente e Touring Club c'è una nota dolente: il passaggio da 5 a 4 Vele per la Costa del Parco agrario degli ulivi secolari, che comprende Polignano a Mare, Fasano, Monopoli, Ostuni e Carovigno. La spiegazione è chiara: «La declassificazione è dovuta alle scelte fatte nell'ultimo anno dalle amministrazioni di Ostuni e Polignano a Mare - precisano da Legambiente - che hanno mirato ad autorizzazioni e concessioni di resort di lusso in controtendenza rispetto al turismo dolce. e la tutela del paesaggio, ma a favore del consumo di suolo”.

Questa è la spinosa questione della Costa Ripagnola, ma anche il progetto alberghiero che toccherà la piana degli ulivi secolari. Impossibile non tirare le orecchie: "Il turismo del futuro deve essere improntato alla sostenibilità ambientale e alla tutela del paesaggio - prosegue il direttore Ronzulli - perché oggi non è più concepibile autorizzare resort di lusso a scapito del paesaggio e del territorio che hanno reso la Puglia nel mondo”.

Tornando alla classifica nazionale per il mare, infine, la Puglia non è nella top ten: le zone dell'Alto Salento Jonico, dell'Alto Salento Adriatico e delle Isole Tremiti si piazzano rispettivamente all'undicesimo, dodicesimo e diciottesimo posto.