Tre anni fa, Giovanni Brusca, il boia del giudice Falcone, colpevole di molti omicidi, ha chiesto di parlare con un sacerdote, don Marcello Cozzi, l'ex vicepresidente di Libera, che ha incontrato collaboratori di giustizia, ma anche mafiosi in carcere.
E lui è andato. "Non somiglia affatto alla persona che avevo visto nelle foto sui giornali o in tv - ha detto oggi per la prima volta il sacerdote - se l'avessi incontrato per strada, l'avrei scambiato per un anonimo dipendente. Mi disse "Lo stato ha vinto. Dopo le stragi non vivevo più, ero braccato ovunque. Praticamente era questione di tempo e mi avrebbero preso"