I Tesori del Sud incantano la Francia: presentata la mostra a Parigi dedicata a San Gennaro

Si è svolta ieri a Parigi presso l'Ambasciata d'Italia la presentazione della mostra "Tesoro di Napoli - Il mistero di San Gennaro", organizzata dal Comune di Loches insieme all'Associazione "Loches Patrimoine et Culture". Dal 20 maggio al 1 ottobre 2021, la città della Loira ospiterà 15 pezzi del Tesoro di San Gennaro, in una cornice d'eccezione che esalterà il rilievo artistico delle oltre 21.000 opere di argenteria, oreficeria, statue in argento e oro offerte al patrono di Napoli, in un'immersione digitale nelle meraviglie e nell'immensa storia della città.

"E' per me una doppia emozione presentare oggi questa mostra, un viaggio alla scoperta di una meraviglia del nostro Paese e un omaggio alla mia città, Napoli, città che mantiene legami storici e indissolubili con la Francia", ha detto nel suo intervento di Saluto l'Ambasciatrice Teresa Castaldo nel presentare "una mostra unica", quasi "un miracolo" di questi tempi. Scopo della mostra è farlo conoscere esponendo alcune delle opere di riferimento, con particolare attenzione ai legami storici tra Napoli e la Francia.

Lucio De Risi, che è anche presidente dell'associazione "Loches Patrimoine et Culture", sottolinea come "la storia di San Gennaro e della cappella a lui dedicata metta insieme fede religiosa, potere politico e un po' di superstizione. La mostra vuole raccontarla esponendo le opere su libri aperti, così come la si racconterebbe ad un lettore che la scopre con curiosità. Più di ogni sovrano, San Gennaro ha rappresentato nei secoli l'identità di Napoli e credo che tutti i napoletani gli siano grati".

La mostra inizia con l'esposizione del busto reliquiario di San Gennaro, voluto nel 1305 dal re di Francia Carlo II d'Angiò, e si chiude con due vere e proprie opere d'arte dall'alto valore simbolico: il dipinto commemorativo del miracolo della dissoluzione di il sangue, alla presenza delle truppe francesi al tempo della rivoluzione del 1799, e il dono dell'ostensorio offerto al patrono da Gioacchino Murat su richiesta di Napoleone.

Consapevole dello stretto legame tra la città di Loches e l'Italia, il sindaco Marc Angenault fu tra i primi ad appassionarsi alla storia del santo napoletano e a voler consolidare una collaborazione culturale che ebbe origine nel Rinascimento: "Quando Lucio de Risi, napoletano e cittadino di Loches, mi ha parlato del Tesoro di San Gennaro e del progetto di prendere in prestito parte di questo meraviglioso tesoro per Loches, l'idea sembrava tanto folle quanto straordinaria! Ma, grazie alla sua determinazione, l'idea piano piano si concretizzò".