Le commoventi parole di Macron: "Diego diventò Maradona al Sud"

Proseguono senza sosta gli omaggi a Maradona in tutto il mondo, a seguito della sua improvvisa scomparsa avvenuta il 25 Novembre che ha lasciato un vuoto incolmabile nei suoi fan. Non solo il mondo del calcio. Anche diversi personaggi, dalla politica allo spettacolo, stanno salutando il Pibe de Oro con bellissime dichiarazioni e immagini che ricordano il suo talento unico, eterno e immortale.

In queste ultime ore sta circolando sul web anche l'omaggio di Emmanuel Macron, che vale la pena riportare. Attraverso un comunicato ufficiale sul sito dell'Eliseo, il presidente francese ha voluto ricordare il grande campione con queste bellissime parole, che evidenziano in particolar modo il suo legame immenso con Napoli e il Sud Italia.

"La mano di Dio aveva messo sulla Terra un genio del calcio. Ce l'ha appena tolto, con un dribbling imprevisto che ha ingannato tutte le nostre difese. Voleva, con questo gesto, chiudere il dibattito del secolo: Diego Maradona è il più grande giocatore di tutti i tempi? La lacrime di milioni di orfani rispondono oggi con prove dolorose.

Nato in un sobborgo povero di Buenos Aires, Diego Armando Maradona fa sognare la sua famiglia e il suo quartiere con i suoi passaggi alle gambe che presto crocefiggeranno i migliori difensori europei. Il Boca juniors e i leggendari derby lo rivelano nel calcio mondiale. E' stato il Barcellona a portare a casa il diamante, credendo di aver finalmente trovato il successore di Johan Cruyff per dominare ancora una volta il calcio europeo.

Ma fu a Napoli che Diego divenne Maradona. Nel Sud Italia, il Pibe de Oro riscopre l'eccessività degli stadi sudamericani, il fervore irrazionale dei tifosi e porta il Napoli sulla via dello scudetto, sui tetti d'Europa. Il Mezzogiorno ha la sua rivincita sulla storia ed è solo il rinforzo di Platini che vedrà la Juventus ancora una volta in parità con i suoi storici rivali.

Giocatore sontuoso e imprevedibile, il calcio di Maradona non si era mai visto prima. Con un'ispirazione sempre rinnovata, inventava costantemente gesti e colpi. Un ballerino, non un atleta, un artista che incarnava la magia del gioco".