Sanità di eccellenza al Sud: salvata una bimba di 5 anni con sindrome di Kawasaki

Nonostante l'emergenza Coronavirus in corso, al Sud è stato realizzato un altro intervento straordinario che ha salvato la vita di una bambina di 5 anni affetta dalla malattia di Kawasaki, una vasculite che in qualche caso interessa le arterie coronariche, e che tende a presentarsi in neonati e bambini nella fascia di età che va da uno a otto anni.

Prima che le fosse diagnosticata la malattia, la piccola era risultata positiva al Coronavirus. Una volta risultata negativa le è poi comparsa la vasculite, aggravata da una miocardite, che l'ha portata d'urgenza dall'Ospedale di Matera alla terapia intensiva dell'Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Grazie ai medici, ora la bambina sta bene ed è tornata finalmente a casa.

"Il trasferimento d'urgenza in terapia intensiva si è reso necessario per la gravissima insufficienza cardiorespiratoria che aveva dato uno scompenso biventricolare acutissimo - ha spiegato a Telebari il dottor Leonardo Milella, direttore dell'Unità Operativa di Anestesia a Rianimazione del Pediatrico - L'abbiamo tirata fuori dalla fase critica e dopo dieci giorni, grazie al lavoro di assistenza di tutto il personale, anche infermieristico impegnato qui in terapia intensiva con i piccoli pazienti, l'abbiamo trasferita in pediatria".

"Il Covid - ha aggiunto il professor Francesco La Torre, reumatologo - in questo caso ha fornito solo l'innesco di una patologia reumatologica abbastanza aggressiva, come la malattia di Kawasaki, che è stata subito diagnosticata nella piccola paziente e affrontata con una terapia aggressiva che abbiamo condiviso con il dottor Milella e l'equipe di pediatria".

Ultimamente al Sud sono tantissimi gli interventi brillanti eseguiti dai medici, malgrado il periodo storico molto delicato. Proprio ieri vi abbiamo raccontato del lungo viaggio di un bambino di 6 anni e della sua famiglia arrivati a Napoli due anni fa. Al piccolo era stato diagnosticato nel suo Paese una leucemia linfoblastica acuta, una malattia a progressione rapida. Arrivato al Sud in cerca di una soluzione efficace, il bimbo è stato affidato alle cure degli ematologi dell'Ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon: adesso sta bene e potrà ritornare in Venezuela.