Al Sud c'è un borgo immerso nel verde: è considerato uno dei più belli d'Italia

Il Sud è pieno di borghi meravigliosi, alcuni poco conosciuti, eppure perle davvero preziose. In questo articolo vi parliamo di un borgo siciliano, Petralia Soprana, situato sul versante meridionale della catena delle Madonie. Il territorio di Petralia è ricoperto di boschi, macchia mediterranea, pascoli, terreni seminativi e colture arboree, per cui è un vero e proprio paradiso naturale. Esso, inoltre, è percorso dal fiume Salso, ed è compreso tra un'altitudine di 1.657 metri (pizzo Corvo) e 600 metri.

La sua storia è molto antica, e rimanda a Petra, la città sicana. Diodoro Siculo riporta che nel 254 a.C., durante la prima guerra punica, dopo la conquista di Palermo, consegnarono la cittadina ai consoli Aulo Attilio e Gneo Cornelio, passando sotto la dominazione romana. Così, Petra, che era una delle principali fornitrici di grano di Roma, venne inserita tra le civitates decumanae, cioè tra le città sottoposte al tributo annuo della decima in natura.

Successivamente, in età medievale, venne chiamata Batraliah. Dopo la conquista da parte dei Normanni di Ruggero, conte di Altavilla, avvenuta nel 1062, essa venne fortificata, e assunse l'aspetto che conserva ancora nel XXI secolo, con il castello, le torri ed i bastioni, e "latinizzata", con la costruzione di diverse chiese. Ruggero l'assegnò al nipote Serlone. Nel 1258 entrò a fare parte del patrimonio dei conti Ventimiglia di Geraci Siculo, per passare poi alla contea di Collesano, del patrimonio dei Centelles, dei Cardona, dei Moncada e degli Alvarez di Toledo, fino all'abolizione della feudalità nel 1817. Petralia Soprana è un comune italiano di 3.153 abitanti, il più alto delle Madonie. E' inserito, inoltre, nel circuito dei borghi più belli d'Italia, ed è stata proclamata "Borgo dei borghi" nel 2018.

Petralia Soprana è stata utilizzata anche come set per il film “La fame e la sete” di Antonio Albanese.

Foto di Alessandro Occello