Carabiniere eroe salva la vita di un bambino che stava soffocando con il cibo

Ieri mattina il pranzo di un bambino poteva avere delle tragiche conseguenze. Il piccolo era seduto al tavolo di una risto-pescheria insieme alla madre, turista romana in visita a Napoli, quando all'improvviso suo figlio ha rischiato di rimanere soffocato a causa di un pezzo di polpo all'insalata che si era incastrato in gola. E' successo intorno alle ore 13:00 in via dei Tribunali, nel cuore della città partenopea.

Se quel pranzo non è finito male è grazie all'intervento di un carabiniere di 23 anni che presta servizio presso la Stazione Carabinieri San Giuseppe. In quel momento la pattuglia si trovava in transito durante uno dei servizi disposti dal comando provinciale di Napoli volto a prevenire furti e rapine, e lì ha notato subito che qualcosa non andava. Il piccolo di 10 anni non riusciva più a respirare: il coraggioso carabiniere non ha esitato e ha attuato subito la manovra di Heimlich, salvando la vita del bambino che è riuscito a espellere il cibo incastrato in gola.

Il giovane carabiniere "eroe" si chiama Vito, e in un'intervista al quotidiano 'Il Mattino' ha raccontato com'è riuscito a salvare la vita del piccolo in quei momenti di panico: "Ero con un collega in servizio di pattuglia nel centro storico - ha spiegato il carabiniere originario di Bari in servizio a Napoli - quando, all'altezza della risto-pescheria, ho notato un trambusto di tavoli: una donna chiedeva aiuto e cercava, inutilmente dando colpi alla schiena del figlio, di fargli espellere quel boccone che lo stava soffocando".

"Erano le 13:05 - ha continuato il militare - e ho intuito a quel punto che ogni secondo era prezioso per evitare il peggio. Sono sceso dall'auto di servizio e ho praticato al bimbo la manovra di Heimlich. Il bambino si è immediatamente ripreso, ha iniziato a respirare regolarmente e ha riacquistato il battito cardiaco regolare. Qualche ora dopo abbiamo ricontattato la famiglia e ci hanno confermato che il bambino sta benissimo. Ma non chiamatemi eroe, per favore. Ho fatto solo il mio dovere di uomo e di carabiniere".