Al Sud c'è una scalinata lunghissima: 142 gradini con mattonelle in ceramica

Nel comune di Caltagirone, in Sicilia, c'è una Scalinata bellissima, la Scalinata di Santa Maria del Monte. Essa fu costruita nel 1606 per collegare la parte antica a quella nuova della città, costruita nella parte alta. E' lunga oltre 130 metri, ed è affiancata da edifici balconati, e oggi è uno dei monumenti che rappresentano maggiormente la città, tanto da essere conosciuta anche al di fuori.

Questa scalinata nacque nel 1844, quando furono unificate le varie rampe, su progetto dell'architetto Salvatore Marino. Nacquero così i 142 gradini della scalinata, che dal 1954 è interamente decorata, nelle alzate dei gradini, con delle bellissime mattonelle di ceramica policroma prodotte dalla Maioliche Artigianali Caltagironesi, quelle che nei secoli hanno reso famosa la città. I temi sono figurativi, floreali o geometrici e rappresentano nella serie di blocchi lo stile arabo, normanno, svevo, angioino - aragonese, chiaramontano, spagnolo, rinascimentale, barocco, settecentesco, ottocentesco, contemporaneo.

Questa scala viene illuminata ogni anno in estate, il 24 e il 25 luglio, per la festa del patrono cittadino, San Giacomo. Migliaia di lumini a fiammella viva fanno brillare la scalinata creando un effetto di colata lavica, una specie di fiume di fuoco bellissimo. E anche l'illuminazione della scala ha una storia antica. Precisamente, risale alla fine del 1700, grazie a un'idea dell'architetto Bonaiuto. Ma la scenografia della scala illuminata si deve a un prete, Benedetto Papale.

Il momento dell'accensione delle lucine è molto particolare: molti uomini, più che altro giovani, si appostano lungo la scalinata e attendono il segnale per accendere gli stoppini con steli di piante secche. Le luci si accendono all'improvviso, una dopo l'altra, e danno vinta ad un serpente di fuoco. L'arazzo resta acceso per un paio d'ore, e in questo lasso di tempo una marea di spettatori si ferma ai suoi piedi per ammirare lo spettacolo e per scattare foto.