Al Sud arriva la pizza Pascalina: mangiandola si aiuta la ricerca contro il cancro

Mangiare bene e sano è alla base di una serie di strategie mirate a mantenere un buon sistema immunitario, in grado di combattere le minacce esterne. Ma in un equilibrato regime alimentare, è possibile inserire anche cibi che sono non solo nutrienti e salutari, ma anche irresistibili per il gusto. Uno di quelli a cui davvero non si può rinunciare, è la pizza. In molte parti d'Italia, soprattutto a Napoli, la pizza si assume almeno una volta alla settimana, a casa per rilassarsi dopo il lavoro, oppure nel weekend in una serata con gli amici.

E a sostenere la pizza non ci sono solo i palati fini, ma anche dei medici importantissimi. Come quelli dell'Istituto Nazionale dei Tumori Fondazione Pascale, che da qualche tempo ha inaugurato un progetto, denominato "pizza Pasqualina", nato dall’idea di chi ha toccato con mano l’esperienza della malattia. La particolarità dell'iniziativa è quella di mettere in rete ristoratori, produttori, consumatori, e Istituzioni con l’obiettivo comune di sconfiggere il tumore attraverso la ricerca e la cura.

Il progetto, come si legge sul sito web appositamente dedicato, è stato sviluppato da un team di professionisti, e ha preso vita dalle mani sapienti dei pizzaioli napoletani con la regia dei nutrizionisti dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale. Mangiando una Pizza Pascalina, non solo si assumerà un corretto quantitativo di elementi necessari al fabbisogno giornaliero, ma soprattutto si potrà contribuire alla ricerca. Per ogni Pizza Pascalina, infatti, 1 euro verrà devoluto alla ricerca. Questa Pizza, grazie ai suoi ingredienti, può essere consumata come pasto principale anche due volte a settimana.

Gli ingredienti

  • Farina di frumento tipo 1: 160g
  •  Friarielli campani o cime di rapa o broccoli: 120g a crudo
  • Pomodori San Marzano o Corbara: 120g
  • Olio extra vergine d’oliva del Cilento: 30g
  • Olive nere campane: 30g
  • Noci: 20g
  • Aglio e peperoncino: a piacere
  • Lievito madre o livito di birra secondo ricetta pizza napoletana
  • Cottura a 450 gradi per 60 secondi