Sanità record al Sud: intervento al cuore con una tecnica mai usata prima in Italia

Anche in periodo di emergenza Coronavirus, al Sud non si è mai smesso di fare notizia per grandi interventi sanitari. L'ultimo - in ordine cronologico - caso da ricordare è quello realizzato dallo staff della cardiologia Vanvitelli dell'ospedale Monaldi di Napoli, dove è stata praticata per la prima volta in Italia una procedura minimamente invasiva, con sistemi di riparazione percutanea della valvola mitrale e triscupide.

La paziente sottoposta all'intervento, infatti, era affetta da insufficienza mitralica e tricuspidale severa e non candidabile ad intervento chirurgico classico. Questa operazione è all'avanguardia in questo campo, e inoltre, per la prima volta al mondo, nell'ambito dell'intervento, è stata fatta anche una contestuale valutazione dell’impatto emodinamico attraverso un sistema per l’analisi delle curve pressione volume.

Lo staff del Monaldi che ha compiuto l'intervento è guidato dal Prof. Paolo Golino, coadiuvato dai dott. Maurizio Cappelli, Gemma Salerno, Donato Tartaglione, Giovanni Ciccarelli, Teresa Palladino e Renato Bianchi, e nel corso degli anni ha maturato una notevole esperienza nel campo della cardiologia interventistica strutturale. E' importante, infatti, garantire un’alternativa valida e sicura alla chirurgia tradizionale per il trattamento delle patologie cardiache valvolari dei pazienti.

L'insufficienza mitralica è una condizione in cui un difetto di chiusura della valvola mitrale fa sì che parte del sangue pompato dal ventricolo sinistro refluisca nell'atrio sinistro anziché andare in aorta, causando affaticamento e disturbi respiratori. L'insufficienza tricuspidalica è un difetto valvolare cardiaco in cui la valvola tricuspide non è in grado di svolgere correttamente la sua funzione di continenza e permette ad una certa quantità di sangue di refluire dal ventricolo destro all'atrio destro.

L'azienda ospedaliera del Monaldi, comunque, si conferma un'eccellenza napoletana, meridionale e italiana, specializzata nella cura delle malattie pneumo-cardiovascolari, e si avvale di tecniche chirurgiche all'avanguardia, come l'utilizzo di robot. Il sanatorio, situato nella zona ospedaliera di Napoli, venne fondato nel 1938 col nome di Principe di Piemonte.