"Mosaico Verde", due Parchi del Sud scelti tra i sei boschi tutelati da Legambiente

In occasione del World Rainforest Day del 22 Giugno, evento mondiale dedicato al tema della riforestazione, Gran Cereale ha presentato i risultati ottenuti nell'ambito della campagna chiamata "Mosaico Verde" promossa da Legambiente per la tutela di sei aree boschive in tutta la penisola alla quale ha aderito con il progetto "I Boschi di Gran Cereale".

Tra i polmoni verdi scelti da questa campagna spiccano due Parchi nazionali del Meridione: si tratta del Parco Nazionale del Gargano (in Puglia) e il Parco Nazionale del Pollino (in Basilicata), scelti per essere oggetto di interventi di pulizia per prevenire possibili incendi e riforestazione delle aree con la reintroduzione nei territori di alcune specie autoctone tipiche della Macchia Mediterranea.

Oltre ai due Parchi del Sud Italia protagonisti di questo progetto di riqualificazione, anche altre quattro aree verdi del Paese: il Parco Naturale Regionale di Portofino (in Liguria), Val di Sella (Trentino Alto Adige), Valle della Treja (in Lazio) e il Parco Nazionale Foreste Casentinesi (Toscana). Questa iniziativa arriva sulla scia della mission "Buono per te, Buono per il pianeta" del Gruppo Barilla di cui Gran Cereale fa parte: l'azienda è sempre stata molto attenta alle tematiche sull'ambiente, riducendo nel 2018 le proprie emissioni di anidride carbonica.

"I boschi svolgono una funzione primaria per la nostra vita e per il Pianeta - ha dichiarato ai microfoni di FoggiaToday Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente - I boschi delle aree ripristinate e rimboschite grazie al contributo di Gran Cereale rispondono alle esigenze di tutelare meglio territori ad elevata naturalità del nostro Paese e sono in linea con le strategie conservazione della biodiversità forestale a scala globale".

"Abbiamo realizzato sei interventi diversi tra loro ma con un unico filo conduttore: dare un contributo a ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi dei territori interessati valorizzando al meglio la biodiversità autoctona. Un'azione in difesa dell'ambiente di cui la comunità locale in primis potrà fruire e beneficiare", ha concluso Nicoletti.