Coronavirus, secondo Tarro sparirà: "Avrà lo stesso decorso della SARS"

Il Coronavirus ha allentato la morsa in Italia, anche se quotidianamente dai bollettini si evince che il virus è ancora presente nel nostro Paese, anche se in forma certamente meno aggressiva. In merito a una ripresentazione del virus, in futuro, gli studiosi si dividono. Secondo alcuni, in autunno ci sarà una seconda ondata; secondo altri, esso è invece destinato a scomparire come già successo ad altri organismi in passato.

Del secondo filone fa parte anche il professor Giulio Tarro, virologo napoletano di fama mondiale, che ebbe un ruolo decisivo nella lotta al colera negli anni '70.

Tarro, in una intervista alla Fondazione Nenni, ha espresso ancora una volta la sua visione ottimistica della situazione: "All’aperto si è più protetti dal virus. Al chiuso e in luoghi con molte persone, si rischia di contrarre l’infezione più facilmente. Tuttavia non bisogna dimenticare che noi abbiamo delle difese naturali che ci aiutano a combattere il contagio dei virus. Si tratta di dinamiche naturali che avvengono anche per il Sars CoV2".

Il virologo napoletano, inoltre, ha citato uno studio dove sarebbe dimostrato che chi ha contratto la prima SARS ed è guarito, ora ha sviluppato un'immunità cellulare che lo rende immune al Coronavirus: "Questo perché i beta-coronavirus, categoria alla quale il Sars CoV2 appartiene, sono in grado di sviluppare un’immunità di tipo cellulare, addirittura più importante di quella derivante dalla produzione di IgG. Si tratta di un risultato fondamentale, perché sta a dimostrare che il Sars CoV2 è per gran parte identico al beta-coronavirus della prima SARS e, quindi, avrà il suo stesso decorso. Le tv nazionali non fanno che terrorizzare le persone ogni giorno dicendo, per altro, colossali stupidaggini. Meglio spegnere la televisione e godersi una passeggiata all’aria aperta in buona compagnia".

Insomma, secondo Giulio Tarro, il peggio sarebbe passato e in autunno non dovrebbe esserci nessuna seconda ondata.