Coronavirus, il dottor Ascierto: "Il vaccino lo testerò anche su di me"

In Italia l’epidemia del Coronavirus sta lentamente migliorando, soprattutto al Sud, dove i contagi sono sempre più ridotti, così come è diminuito il ricorso alla terapia intensiva. Dal 4 maggio è iniziata la Fase 2, con molti lavoratori tornati nei loro uffici e alcune attività commerciali riaperte, con l’obbligo ovviamente di rispettare tutte le norme di sicurezza necessarie.

Però, anche se i cittadini hanno ripreso possesso di una parte della loro libertà, l’uscita completa dal tunnel è ancora lontana. La Lombardia è ancora piena di casi e il numero dei decessi è ancora alto. Secondo alcuni virologi o epidemiologici, il caldo potrebbe essere un fattore positivo per la distruzione del virus, o almeno per il suo indebolimento.

Gli unici modi per sconfiggere definitivamente il virus, però, sono il vaccino e una terapia mirata. A proposito del vaccino, ai microfoni di Open è intervenuto Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto tumori Pascale di Napoli e presidente della Fondazione Melanoma. Ecco le sue parole: "Tra ottobre e novembre cominceremo la sperimentazione del vaccino anti-Coronavirus a Napoli che, però, non sarà pronto prima di giugno 2021. Il virus è ancora tra noi, circola ancora. Non c’è nessuna normalità. Al momento quello dell’azienda farmaceutica italiana Takis ha dato buoni risultati (funzionano gli anticorpi generati nei topi dal vaccino italiano, ndr) ma, prima di arrivare all’uomo, bisognerà passare dal topo allo scimpanzé. In un secondo momento si valuteranno gli eventuali effetti collaterali e solo a quel punto saremo pronti a testarlo sugli italiani. Io sono ottimista, il vaccino lo avremo di sicuro, ma non domattina. Sarà sperimentato su donatori sani e tra questi certamente ci sarò anche io”.

Intanto, dalla Francia e dalla Germania arrivano nuove conferme positive sul farmaco sperimentato dal dottor Ascierto a Napoli, il Tocilizumab, utilizzato solitamente per il trattamento dell’artrite reumatoide.