Una grande fiction sulla vita di Totò: un progetto unico nella storia

Una fiction sulla vita di Totò in tre puntate. E' questo il progetto ambizioso del regista Luca Manfredi, il re delle biografie romanzate dei grandi dello spettacolo. Suoi sono stati su Rai1 sia l'omaggio a suo padre Nino (interpretato da Elio Germano), sia la rappresentazione degli anni giovanili di Alberto Sordi, affidata ad Edoardo Pesce.

Manfredi, come riporta Il Corriere del Mezzogiorno, ha spiegato che si stava lavorando al progetto prima che ci fosse lo stop dovuto al Coronavirus. Ora ovviamente tutto è in standby e non si sa quando si potrà riprendere a girare senza paura, ma l'idea in cantiere è davvero ambiziosa.

La prima volta che si tentò di dare una forma televisiva alla vita di Totò fu nel 1994, quando la figlia, Liliana De Curtis, abbozzò un copione che poi inviò a Bob De Niro, che avrebbe dovuto essere il protagonista. Alla fine non se ne fece niente perché nessun produttore volle investire. Nel 1997 si parlò invece di un film in suo omaggio, in prossimità del centenario della nascita, e per il ruolo di Totò si fece il nome di Sergio Castellitto. L'idea però rimase fumo. Dieci anni dopo stesso pensiero e stesso risultato: il nulla.

Manfredi, però, ha spiegato che la fiction sarà molto diversa dalle idee progettuali del passato: "Abbraccia tutta la vita di Totò, da quando era bambino fino all’età adulta. Probabilmente avremo bisogno di più protagonisti, per le diverse età. Sarà una ricerca molto approfondita e delicata".

L'intento, ovviamente, sarà una riproduzione affettuosa, visto che artisti come Totò sono inimitabili. Totò che Manfredi ebbe anche la fortuna di conoscere: "Avevo 9 anni e lui morì durante le riprese. Venne sostituito da Ugo Tognazzi. Totò era molto legato a mio padre, condividevano la passione per i cani e una volta papà gli regalò un randagio che non poteva tenere. Totò lo chiamò Manfredi".