Le proprietà benefiche dell'anice, antico toccasana diffuso al Sud

Le proprietà benefiche dell'anice sono riconosciute fin dai tempi antichi. Si tratta di una pianta erbacea coltivata per i piccoli semi oleosi che se ne ricavano. Originaria del Medio Oriente, la spezia è diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, tra cui il Sud Italia.

Utilizzata già dai Greci, dagli Egizi e dai Romani per dare più gusto ai pasti a base di pollo, maiale e verdure, si diffuse dall'Oriente in tutta Europa, tanto che nel Medioevo la ritroviamo nelle ricette di moltissimi paesi. Oggi è usata per insaporire, oltre le carni e le minestre, anche i formaggi, i dolci, la frutta, i gelati e si trova spesso come aroma in molti liquori.

Anice come rimedio naturale

Le proprietà più importanti dell'anice sono quelle digestive: non a caso i Romani consumavano la spezia dopo abbondanti banchetti. Allevia il senso di gonfiore e in alcuni casi aiuta a sconfiggere la stitichezza e la flatulenza. Ottimo rimedio naturale anche contro la tosse, il mal di testa e l'alito cattivo. Il suo olio ha inoltre un potere antidepressivo e contribuisce a combattere l'ansia e l'insonnia. Secondo la tradizione orientale, dove si è sviluppato per la prima volta nei tempi antichi, l'anice aiuta a prevenire anche l'insorgere di tumori.