Franceschini a Pompei: "E' un modello per l'Europa"

Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, si è recato oggi a Pompei per ufficializzare la riapertura di alcune domus storiche restaurate e messe in sicurezza.

E' stata una mattinata di festa per il sito archeologico vesuviano, che è rinato dopo un brutto periodo caratterizzato da crolli, scioperi e incapacità di spendere i fondi europei.

Oggi è un modello nel mondo di spesa dei fondi comunitari, come riconosciuto dall'Unesco e dalla stessa Unione Europea.

"Pompei è veramente una bellissima storia che dimostra come sia l’Italia effettivamente e che se crediamo in noi stessi e facciamo squadra, con meno polemiche e abbiamo fiducia, possiamo cambiare le cose e farci guardare con ammirazione nel mondo. Sono stati spesi bene i 105 milioni, sembrava impossibile spenderli. E sono stati già stanziati oltre 50 milioni, serviranno per proseguire i lavori di scavo e di ricerca. Ci sono 22 ettari ancora da scavare".

"Non è solo un luogo per visitatori – ha continuato – ma anche un luogo di archeologia e di ricerca scientifica, di innovazione di nuove tecnologie. Ma i lavori a Pompei non finiranno mai, perché è una città di 60 ettari esposta alle intemperie di 2000 anni e richiederà per sempre una manutenzione e risorse continue. Certo aver avuto 1 milione di visitatori in più in quattro anni consente di avere più risorse da utilizzare per fare questi lavori".