"Giorni della Merla", quest'inverno non arriveranno al Sud

Quest'anno a quanto pare i "Giorni della Merla" non attraverseranno con la loro ondata di freddo il Sud Italia. I giorni detti della "Merla" tradizionalmente arrivano a fine gennaio, precisamente il 29, il 30 e il 31, oppure gli ultimi due giorni di gennaio e il primo di febbraio.

Secondo i meteorologi, nei prossimi giorni le temperature anziché abbassarsi tenderanno ad alzarsi tanto da raggiungere valori addirittura primaverili. Da domani 28 gennaio, infatti, si prevedono temperature in aumento in tutta Italia, con picchi più caldi proprio nei cosiddetti giorni della merla: i valori massimi toccheranno punte di 13-14°C gradi al Nord, 15-16°C al Centro e 17-20°C al Sud.

Perché si chiamano giorni della merla?

Una spiegazione scientifica non c'è. È un'invenzione che trae le sue origini nelle leggende e nelle tradizioni popolari. Un mito popolare, ad esempio, ci tramanda la storia di una Merla bianca e di un antipatico Gennaio che le fa i dispetti. Gennaio avrebbe rubato tre giorni a febbraio per fare uno scherzo alla Merla che per i giorni di freddo non riusciva a trovare del cibo per i suoi pulcini a causa delle temperature devastanti di quei giorni. Così, impaurita, la Merla chiese aiuto a Gennaio ma senza ottenere alcun aiuto. A questo punto la merla avvisò Gennaio che l'anno seguente avrebbe procurato in anticipo il cibo ai suoi pulcini, e Gennaio per vendicarsi rese quei giorni ancora più freddi per mettere in difficoltà la mamma preoccupata. Ma la Merla non si perse d'animo e si riparò dal freddo insieme ai suoi pulcini, portandoli in salvo in un comignolo: fu così che le loro piume da bianche divennero nere.

Un'altra leggenda che spiega i "Giorni della Merla" risale al 1740 e arriva dal reverendo Sebastiano Pauli che la raccontò in una cronaca di quei tempi: un cannone, chiamato "La Merla", venne trasportato sul fiume Po in quei rigidi giorni d'inverno e grazie al freddo riuscì a giungere a destinazione perché il fiume divenne ghiacciato e percorribile.