Whirlpool si arrende: salvi 400 posti di lavoro a Napoli

Il 30 ottobre è un giorno che i lavoratori Whirlpool di Napoli ricorderanno per sempre. Alla vigilia del licenziamento collettivo annunciato dai vertici aziendali e previsto per il 1 novembre, è arrivata la tanto attesa buona notizia per i 400 lavoratori che stavano per perdere il posto di lavoro.

Il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha fatto un importante annuncio tramite un video su Facebook: “Voglio rivolgermi direttamente ai lavoratori Whirlpool di Napoli – esordisce il ministro – per dar loro una buona notizia: in queste ore l’azienda mi ha comunicato la volontà di ritirare la procedura di cessione”.

“È un risultato – prosegue Patuanelli – che abbiamo ottenuto grazie all’impegno, alla compatezza dei lavoratori e alla loro manifesta volontà di voler lavorare in quello stabilimento. Su questa vertenza il Governo ci ha messo la faccia e abbiamo ottenuto un importante risultato. Ora ci sono le condizioni per sederci a un tavolo con le parti sociali per provare a trovare una soluzione industriale, anche con un impegno del Governo per lo stabilimento. Era un primo passo fondamentale, altrimenti la procedura di cessione avrebbe comportato o la cessione a un’altra attività industriale, che era difficile da accettare, o a una procedura di licenziamento collettivo”.

https://www.facebook.com/stefanopatuanelli/videos/757314278050728/

La stessa Whirlpool ha rilasciato una nota: “Whirlpool Emea comunica di essere pronta a ritirare la procedura di trasferimento del ramo d’azienda, a non procedere con il licenziamento collettivo dei dipendenti di Napoli e a continuare la produzione delle lavatrici. La decisione, condivisa con il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, è stata presa con l’obiettivo di ripristinare un clima costruttivo nella trattativa con il Governo e con le organizzazioni sindacali”.

Come mai questo passo indietro della’azienda? La risposta è “le attuali tensioni siano controproducenti nella ricerca di una soluzione condivisa, a fronte di una situazione di mercato che rende insostenibile il sito e che necessita di una soluzione a lungo termine”.

Ottime notizie per i 400 lavoratori che rischiavano di rimanere senza lavoro. Speriamo che si trovi davvero una soluzione che possa portare al rilancio aziendale.