Eruzioni Etna, Musumeci: "L'Ue riconosca la pioggia di cenere una calamità nazionale"

Una nuova e fittissima pioggia di cenere vulcanica sta cadendo su molti Comuni del versante ionico siciliano, Giarre e Riposto in particolare. Mentre ancora i boati del Vulcano, dove è in corso l'ennesimo evento parossistico, non si placano, sono già evidenti i danni enormi che lapilli e cenere stanno provocando. A rivelarlo è l'Istituto Nazionale di Geofisica Vulcanologia e l' Osservatorio etneo, assicurando che per il momento non è stata inficiata l'operatività dell'aeroporto internazionale Vincenzo Bellini.

L'Ingv-Oe di Catania ha inoltre fatto sapere che continua l'attività esplosiva ai crateri sommitali Sud-Est dell'Etna. La fase eruttiva ha prodotto due flussi lavici uno in direzione Valle del Bove e un altro in direzione Sud-Ovest, quest'ultimo ha circondato Monte Frumento Supino. Una fitta caduta di cenere e lapilli ha interessato il versante Est del vulcano, tra cui i comuni di Milo, Sant'Alfio, Giarre e Fornazzo. Rallentamenti per il precipitare di materiale piroclastico oggi si sono registrati su tratti dell'autostrada Catania-Messina.

"Lo abbiamo detto e ripetuto più volte: non si tratta di un fenomeno sporadico, questi 'episodi' sono sempre più frequenti e non possono essere gestiti come occasionale emergenza. E' necessario che la Protezione civile nazionale ed il governo di Roma facciano un ulteriore sforzo finanziario e intervengano su Bruxelles affinché l’Unione europea riconosca finalmente questo fenomeno come calamità nazionale e autorizzi un Piano che ci consenta di dare risposte immediate e congrue a sindaci e cittadini, ancora oggi costretti da sette mesi ad affrontare una emergenza che è diventata routinaria". Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

"Un disastro, sono avvilito e disperato. Il paese è sommerso da un tappeto alto 5 centimetri di cenere vulcanica. Circa 7 kg per metro quadrato, caduti nello spazio di due ore, dalle 18 alle 20, dopo il nuovo risveglio dell'Etna e la ripresa dell'attività stromboliana del cratere di sud-est documentata dai bollettini Ingv". Così il sindaco di Milo, Alfio Cosentino, dopo le ultime eruzioni che hanno provocato una copiosa caduta di materiale piroclastico.

Fonte Foto: Regione Siciliana - Portale Istituzionale