La tradizione di 'Fratiell e surell', le voci votive nella notte di Castellammare di Stabia

A Castellammare di Stabia in provincia di Napoli c'è una tradizione popolare davvero molto sentita legata alla festa della Immacolata. Infatti per i 12 giorni precedenti all'8 dicembre, ci sono gruppi di persone che "per vocazione alla Madonna", svegliano i cittadini stabiesi di notte con petardi, banda musicale e con una rituale frase che li invoglia ad alzarsi per andare in Chiesa per recitare il Rosario per la Madonna.

Ogni quartiere ha il proprio gruppo di fedelissimi, chiamati "Fratiell e surell", che organizzano il rito popolare ogni anno e che si occupano di questo servizio di sveglia mattutina/notturna nella Città delle Acque.

Qual è l'origine della tradizione di Fratiell e Surell?

Tra realtà e leggenda, si racconta che, durante una notte di tempesta, un gruppo di marinai che era in mare per pescare, fu travolto dalle onde. I marinai erano stati inghiottiti nell'abisso.

Uno dei naviganti naufragati allora chiese aiuto alla Madonna e subito dopo vide una luce e perse i sensi. Quando si risvegliò, era già sulla riva della spiaggia di Castellammare e raccontò ai suoi soccorritori cosa gli era accaduto e dell'intervento della Madonna. Così invitò i "Fratiell e surell" che lo stavano ascoltando ad andare in chiesa per pregare e diffondere il rosario alla Madonna.

Sulla spiaggia fu acceso un grande fuoco per riscaldare il marinaio bagnato e infreddolito. Proprio questo dettaglio poi ha dato origine al tradizionale falò dell'Immacolata che si svolge sempre nella città di Castellammare di Stabia, ogni anno, in ogni quartiere (salvo i recenti divieti dell'amministrazione comunale che li ha organizzati direttamente

Il rito di "Fratiell e Surell" oggi

Immagine del video "Fratielli e Surelle le voci votive"

Nella notte tra il 25 e il 26 novembre inizia la tradizionale ritualità di "Fratiell e Surell" per le strade di Castellammare di Stabia, fino all'8 dicembre.

Da anni però ci sono numerose polemiche legate a questa tradizione, in quanto i cittadini vorrebbero un ritorno alla tradizione legata solo "alla voce di Fratiell e Surell", invitando gli organizzatori ad evitare l'utilizzo di petardi in piena notte e di bande musicali.

La polemica riguarda anche il falò organizzato nella notte tra il 7 e l'8 dicembre, ormai vietato nei quartieri dal Sindaco e spostato sull'arenile cittadino, gestito e controllato proprio dal comune.

Ecco un video che racconta la storia di "Fratiell e Surell"