Avete mai immaginato che un allarme al frigorifero potesse essere il segreto per una vita sana? Scoprite le curiose abitudini di Simona Izzo!
Simona Izzo, il volto noto del cinema e del doppiaggio italiano, ci ha fatto spalancare gli occhi rivelandoci alcune chicche del suo regime quotidiano, durante una chiacchierata con Monica Setta nel nuovo format "Storie di donne al bivio" in onda su Rai 2. E tra le varie chicche, spicca quella della dieta: Simona la vive all'insegna dell'originalità insieme al consorte Ricky Tognazzi.
A dire il vero, i due hanno trovato una soluzione alquanto bizzarra per sfuggire alle insidie notturne dello stomaco vuoto: hanno messo un allarme proprio sul frigorifero. "Quando scendiamo di soppiatto per uno spuntino notturno, l'allarme parte e suona", confessa Izzo. Ma non è tutto, perché a quanto pare la coppia ha un altro segreto per tenere a bada la fame di notte: "L'amore ci aiuta a dimenticarci della fame", aggiunge con un pizzico di malizia l'attrice.
Il benessere secondo Simona Izzo
Non si vive di sola dieta, però. L'attrice ci svela anche qualche trovata per curare la pelle e sentirsi al top: "Cambio crema ogni sera, un lifting fatto a regola d'arte mi aiuta, e mi do regolarmente dei pizzicotti sul viso per stimolare la circolazione", confessa. E pare che queste astuzie beauty funzionino a meraviglia, tanto da strappare complimenti a raffica dal marito.
La vita per Simona Izzo non è stata una passeggiata di salute, come lei stessa ha raccontato a cuore aperto. Combatte da tempo con la depressione bipolare e ha scelto di non prendere farmaci per fronteggiarla. In questi passaggi bui, accanto a lei c'è sempre stato Ricky: "Nei momenti difficili mi lasciava riposare e mi accarezzava con tenerezza", racconta con gli occhi lucidi.
Quando le parole superano le intenzioni: il caso Venditti
Durante l'intervista non è mancato un accenno a un brutto episodio che ha coinvolto il suo ex, Antonello Venditti. Il cantautore, in uno degli ultimi concerti, ha avuto un battibecco con una fan disabile, ignaro della sua condizione. "Antonello non è stato accorto, ma non è certo un mostro", difende Izzo. Ricorda che può succedere di far confusione in un concerto e invita tutti a non farsi trascinare dall'ira facile dei social.
Il racconto di Simona Izzo ci apre una finestra sulla sua vita, tra strategie inventive per controllare l'alimentazione e segreti benessere. Trovare sostegno nell'affetto di chi ci sta vicino come antidoto alle nostre battaglie, ricevendo e offrendo amore, sembra essere il suo mantra. La difesa di Antonello Venditti dimostra poi quanto sia fondamentale non lasciarsi trascinare da giudizi affrettati.
In fondo, ognuno di noi ha la sua tattica per superare gli ostacoli della vita. Quali sono i vostri trucchi per stare sulla retta via o per elevare la qualità del vostro vivere quotidiano? Sareste pronti a impostare un allarme sul frigo per evitare tentazioni notturne?
"La dieta è l'unico gioco in cui vinci quando perdi", affermava Karl Lagerfeld, icona della moda e del buon gusto. Eppure, la strategia di Simona Izzo, che condivide con il marito Ricky Tognazzi, per vincere la tentazione di sgarrare durante la dieta – mettere l'allarme al frigorifero – sembra emergere più come un aneddoto divertente che come una soluzione praticabile per tutti. La vera forza, forse, sta nel trovare l'equilibrio tra amore, cura di sé e accettazione, come dimostra la loro vita condivisa. Tra lifting, creme e pizzicotti, ciò che risplende è l'amore che Simona e Ricky si portano, un sentimento che sembra essere il vero elisir per una forma smagliante, ben oltre i panini notturni e le diete. La leggerezza con cui Izzo affronta anche il delicato tema della depressione bipolare, e il supporto incondizionato del marito, ci ricordano che la salute mentale è un pilastro fondamentale della bellezza, interna ed esterna. E sulla vicenda di Antonello Venditti, la sua ex moglie porta una prospettiva di comprensione e umanità in un mondo troppo spesso incline al giudizio affrettato. In fondo, come diceva Seneca, "Errare humanum est, perseverare autem diabolicum", e la capacità di riconoscere un errore è ciò che ci rende autenticamente umani.