Molti credenti incollano dei santini sul cruscotto o il parabrezza della propria macchina. I tempi cambiano e a Bologna sempre più persone girano con la bici elettrica. Qualcuno continua a usare immagini sacre, seppur in forma diversa.
Molte persone credono nella protezione dei santi o di altre figure religiose di spicco, come Gesù e la Madonna. Per questo, sui parabrezza o sui cruscotti delle auto, spesso, troviamo 'figurine' o santini raffiguranti volti sacri, di personalità importanti per i cristiani. Per quanto cristianesimo e islam abbiano alcuni punti in comune, in questo caso sono in totale disaccordo. Per i musulmani, infatti, le immagini sacri sono totalmente bandite. I motivi sono numerosi e l'iconoclastia è nata nel secolo VIII all'epoca dell'impero bizantino.
Alla base di questo movimento c'è la convinzione che la venerazione delle icone sfoci troppo spesso nell'idolatria. Se ogni credenza va rispettata, meno giustificabile è il fatto che i fondamentalisti abbiano distrutto migliaia di rappresentazioni artistiche religiose, alcune delle quali di pregevolissima fattura. Da secoli, nessun musulmano raffigura Maometto o Allah in alcun modo. In passato, tuttavia, iconoclasti lo erano stati anche alcuni cristiani, come calvinisti e puritani dopo la Riforma protestante. Oggi i cattolici continuano a venerare figure e icone e alcuni lo fanno incollando figurine e santini sui parabrezza o i cruscotti delle proprie auto, sperando in una protezione dall'alto in caso di eventi spiacevoli.
Bologna e la bici elettrica... religiosa
Pochi giorni fa, Repubblica ha pubblicato un articolo parlando della 'crisi' delle chiese italiane. Nel 2023, infatti, solo un italiano su 5 (18,8%) va in chiesa una volta a settimana. Come fa notare il quotidiano, Papa Francesco è uno dei papi più apprezzati degli ultimi 50 anni, ma questo non basta per riavvicinare gli italiani all'appuntamento domenicale della messa. Molti, probabilmente, pregano in privato, ma le chiese sono sempre più vuote. A Bologna qualcuno ha deciso di chiedere la protezione di Gesù Cristo per la sua bicicletta elettrica, ma non si è accontentato di un santino adesivo.

I casi sono due: il proprietario è un fervente credente o una persona blasfema. Non c'è una via di mezzo. Un crocifisso così grande su una bicicletta elettrica è qualcosa che non si vede praticamente mai, in nessuna città italiana. L'uomo in questione ha scelto di piazzarlo sulla parte posteriore della bici. La speranza è che l'abbia fissato in maniera appropriata alla base, poiché se le ruote dovessero finire in una buca, il rischio che cada e si rompa è piuttosto elevato. Bologna è una città unica nel suo genere anche e soprattutto per foto random del genere.
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