Ricordata il concerto del Giubileo d'oro della Regina Elisabetta? Il principe Harry rompe il silenzio e racconta la verità: "Ecco cosa pensava mia nonna di Brian May"
Si parla moltissimo dei cantanti che hanno rifiutato l'invito di Re Carlo per il concerto che si terrà il giorno dopo la sua incoronazione. Lo stesso non è avvenuto lo scorso giugno quando la Regina Elisabetta ha celebrato il Giubileo di platino. Eppure, visto che ormai era stanca di stare per tante ore in mezzo alla folla, questi festeggiamenti sono stati ridimensionati e studiati in base alle capacità della donna per non affaticarla troppo. Elisabetta si è spenta esattamente dopo 3 mesi dai festeggiamenti all'età di 96 anni l'otto settembre.
Il Principe Harry ha partecipato ovviamente non solo alle onoranze funebri in compagnia della moglie Meghan Markle, ma i due nonostante i burrascosi rapporti con la famiglia e l'istituzione, hanno deciso di prendere parte anche ai festeggiamenti a giugno anche se, non solo hanno deciso di partire la sera del concerto, ma anche di festeggiare con una festa privata il primo compleanno di Lilibet che non ha avuto il permesso di scattare una foto con la nonna.
Il principe Harry rompe il silenzio e confessa cosa ha pensato realmente la nonna del concerto di Brian May
Durante i festeggiamenti del Giubileo d'oro che Harry racconta minuziosamente nel suo libro Spare-il minore, ricorda perfettamente la sera prima della cerimonia in cui si è tenuto il concerto. Quella sera a cantare per Sua Maestà, Paul McCartney con la canzone Her Majestry seguito da Brian May che ha iniziato il concerto con God Save the Queen proseguendo con un concerto rock.
Seduto dietro la regina, Harry ricorda di aver ammirato la nonna che batteva il piede che oscillava a tempo: "Che miracolo che la nonna fosse così al passo con i tempi, così moderna da permettere, anzi, da guardare, tutto questo rock moderno", scrive il principe prima di arrivare alla dichiarazione su Brian May.
Il principe confessa di aver avuto voglia di abbracciarla e di essersi all'ultimo trattenuto in quando questo non era un gesto concesso. Avvicinandosi però aveva notato qualcosa di giallo vicino alle sue orecchie. Incuriosito pensava che si trattasse di orecchini, ma spinto dalla curiosità si sporse al punto di scoprire che: "Tappi per le orecchie gialli. Abbassai lo sguardo e sorrisi. Quando risollevai la testa osservai soddisfatto la nonna che batteva il tempo di una musica che non sentiva, oppure di una musica che, con intelligenza e discrezione, aveva trovato il modo di distanziare, di controllare".
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