Ivan Zazzaroni ricorda Aldo Biscardi: "Vi dico io chi era davvero"

Ivan Zazzaroni ha rilasciato una lunga intervista a 'Il Fatto Quotidiano', in cui ha parlato a lungo del suo passato. Ha ricordato il mitico Aldo Biscardi, parlando di come lavorava.

Ivan Zazzaroni è uno dei giornalisti più influenti del panorama italiano. Direttore de Il Corriere dello Sport, giudice a 'Ballando con le Stelle' e opinionista in numerosi  programmi televisivi italiani, si è costruito la propria reputazione grazie al duro lavoro. Poche ore fa ha rilasciato una lunga intervista a Il Fatto Quotidiano in cui ha parlato a lungo di se stesso e del suo passato. Ivan Zazzaroni si dice consapevole di risultare antipatico a molti telespettatori: "Risulto simpatico? No, la verità è che sto proprio sul ca**o, soprattutto a chi non mi conosce".

Proprio il fatto che molti colleghi non lo sopportano, lo ha portato a pensare molto prima di accettare un incarico importante, quello a Ballando con le Stelle. "Proprio perché ci sono molti colleghi che pensano che io faccia il fenomeno, inizialmente non volevo accettare. Ero spaventato". La prima esperienza con il programma di Milly Carlucci risale al 2006, quando fu scelto come giurato. Nel 2007 ha partecipato come ballerino, dal 2009 è tornato fisso come giurato ed è stato confermato anche per l'edizione 2022. Prima di approdare a 'Ballando', ha fatto tanta televisione.

Ivan Zazzaroni ricorda Aldo Biscardi

Nel corso dell'intervista, il giornalista ha parlato del suo passato. "Giocavo a calcio, ero bravo. Ho fatto un provino per la Roma ma non se ne fece nulla. Ho giocato anche in Serie D, con il San Lazzaro. Sui campi di calcio mi sono rotto tibia, perone, tutto". E non solo: "Nel 1980 andai in Brasile e conobbi una ragazza. Mi sono trasferito, avevo 700 dollari". Poi 'Zazza' ricorda la sua prima esperienza televisiva che lo ha portato, più tardi, ad arrivare a dirigere Il Corriere dello Sport: "Il processo" di Aldo Biscardi, storica trasmissione che andava in onda di lunedì sera.

"Nel 1991 mi chiamò per la sua trasmissione, cercava volti nuovi. Mi fu affidata la rubrica 'Segretissimo'. In teoria mi occupavo di calciomercato. In realtà a Biscardi non gli importava nulla, non ascoltava, non sapeva nulla". Poi il retroscena su come lavorava: "Si presentava in studio con questo foglio gigante, con su delle scritte enormi. Davanti a sé aveva diversi schermi, tutti sintonizzati sulla concorrenza. Appena andavano in pubblicità, Aldo fomentava la lite, ci chiedeva di litigare. All'inizio non capivo". Un retroscena simpatico su un conduttore sportivo molto amato dal pubblico televisivo dello scorso millennio, inventore di un modo di trasmissione che ormai non esiste più.

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