Corno napoletano, ecco come deve essere per portare fortuna e altre curiosità sul famoso simbolo della tradizione partenopea

Tutti conoscono il corno napoletano, tradizionale amuleto portafortuna. Ci sono, però, delle curiosità che non tutti sanno: scoprile tutte nell'articolo

Il corno napoletano è un simbolo della tradizione napoletana. Conosciuto anche come "curniciello", si tratta di un amuleto che si utilizza per allontanare la sfortuna o, in napoletano, la "iella". Ha una forma che ricorda molto quella del peperoncino ed è, in effetti, spesso rosso. Il gioiello, che si può trovare sia in corallo che in plastica, può essere anche d'argento.

L'amuleto ha origini antichissime: è stato usato per la prima volta, infatti, nel Neolitico. Come molti oggetti risalenti a quel periodo, l'utilizzo principale a cui veniva collegato era quello della fertilità e della virilità. Successivamente, però, è stato utilizzato in generale per augurare buon auspicio. Spesso i turisti e i cittadini napoletani che vivono altrove, nel momento in cui si recano nel capoluogo campano usano acquistare questi oggetti per regalarli ai loro parenti e amici.

Corno napoletano: le curiosità che forse non conoscete

Tutti conoscono il corno napoletano e sanno che porta fortuna. Ci sono, però, delle curiosità ad esso legato che non sono molto conosciute. Sulla pagina Instagram @marionconlecuffie si può trovare un reel dedicato alle cinque curiosità sul curniciello. Prima di tutto, per portare fortuna, il corno deve avere obbligatoriamente una punta, deve essere vuoto, ricurvo e solido ("tuosto, stuorto, vacante e cu 'a ponta"). Inoltre, non si può acquistare per sé: per "attivare il suo potere", infatti, è necessario che ci venga regalato da qualcuno. Se andate a Napoli e siete in coppia o con amici, potete regalarvelo a vicenda, ma non potete comprarlo per voi stessi: non porterà fortuna!

La terza curiosità, come spiegato nel reel della pagina Instagram sopra menzionata, è molto importante perché riguarda la sua attivazione. L'unico modo per attivarlo, infatti, è quello di pungere il palmo della mano sinistra con la punta del corno. Questo procedimento deve essere svolto nel momento stesso in cui l'amuleto viene regalato. Per portare fortuna, inoltre, la tradizione prevede che l'amuleto sia fatto a mano, sia in terracotta e sia rosso come i peperoncini. L'ultima curiosità è una delle più particolari. Se il corno si rompe, nonostante quanto si possa pensare, non si deve buttare: se si è rotto, infatti, è per la "negatività", la "iella" che ha trattenuto. Per non disperderla, quindi, bisognerà conservare il corno rotto.

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