Giulio Scarpati è un volto molto noto del cinema e della televisione italiana. Attore di grande successo, è entrato nel cuore di milioni di italiani grazie al ruolo del Dottor Lele Martini, ve lo ricordate? Si tratta di un personaggio della fortunatissima serie televisiva Un Medico in Famiglia, al fianco di Lino Banfi. Ma Giulio Scarpati è stato anche presidente del sindacato attori italiani.
Giulio Scarpati è un grande artista che si è sempre impegnato molto nel mondo dello spettacolo. Ottimo attore di teatro, ha partecipato a numerosi progetti dando sempre il meglio di sé. Ma è anche un uomo molto riservato, che tende a tenere la sua vita privata lontana dai riflettori. Per esempio tutto quello che si sa sulla sua ita sentimentale è che è sposato con la regista di teatro Nora Venturini, dalla quale ha avuto due figli: Edoardo e Lucia.
Giulio è un uomo molto sensibile e profondamente "umano", e forse proprio questa sua sensibilità gli permette di essere un attore così talentuoso. Del resto, non c'è cosa più importante per un attore quanto proprie emozioni, e Giulio in vita sua ne ha provate molte. In particolare, l'uomo ha dovuto affrontare il dramma della perdita di sua madre, che è scomparsa non molti anni fa, ma la malattia che l'ha preceduta è stata devastante. Nel libro Ti ricordi la casa rossa? Giulio Scarpati ha voluto ricordare sua madre descrivendo tutta la sua sofferenza. Un dramma che non si può dimenticare.
Giulio Scarpati e il dramma della perdita di sua madre: "Le parole non hanno più senso"
Giulio Scarpati è riuscito a descrivere il dramma della perdita di sua madre con delle parole pregne di malinconia e di tristezza. Sua madre era malata di Alzheimer, una malattia di cui forse ancora si parla troppo poco. E invece secondo l'attore, è importante parlarne, invece di nasconderla e non accettarla. Spesso, infatti, si tende a non voler guardare in faccia la realtà, e ci realizza il tutto solo quando è passato un po' di tempo.
Ma quando c'è in ballo questa malattia, purtroppo le parole non hanno più senso, e quindi devono lasciare il posto ai piccoli gesti: un sorriso, una carezza. Piccoli gesti che hanno un valore e un significato molto più forte, laddove la comunicazione verbale perde efficacia. E la confessione di Giulio potrebbe essere di aiuto per tutte quelle persone che si trovano in una situazione simile alla sua, e che non vogliono sentirsi sole.
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