Antonino Cannavacciuolo, la toccante confessione: "Mi trovavo davanti ad un bivio"

Chef Antonino Cannavacciuolo  nato a Vico Equense, ha sviluppato un precoce interesse per la cucina, fin da bambino guardava sua nonna mentre era intenta a preparare le ricette della tradizione napoletana a, dove ci sono le sue radici e la sua terra. La carriera in televisione dello chef è stata fortemente voluta da sua moglie Cinzia Primatesta.

Nel corso degli ultimi due anni Antonino ha dovuto rinunciare a uno dei suoi show 'Cucine da Incubo', non è stato del tutto un male per lo chef ma riprendere ad aiutare le persone lo rende molto felice: "Ero stanco di Cucine da incubo. È un programma emotivamente faticoso perché entri nei problemi veri delle persone, affronti la loro disperazione, le vedi piangere dietro le quinte perché sanno di essere sul punto di perdere tutto e capisci quel che stanno passando. E per come sono fatto io, questo peso me lo porto addosso. Ero stanco, era diventato tutto molto pesante e mi rendevo conto di non avere più molto da dare. Non avevo più slancio, non avevo più motivazioni. Questo, invece, è un programma che ha bisogno di energia, di positività. E così ho detto basta. Devi sapere anche quando fermarti. Rientrare dopo due anni e mezzo di stop è stato bello. Ho aiutato un sacco di persone, molte cose anche per esigenze televisive non si vedono, è un programma ma non è solo tv, c'è tanto dietro. Mi mancava l'aiuto umano, non mi mancavano i programmi, avevo proprio voglia di fare questo. Mi fa stare bene."

Antonino Cannavacciuolo ha però dovuto affrontare una dura prova, una lotta con il peso che lo stava costringendo ad una vita che non voleva: "Sono stato vicino a un bivio. Pesavo tanto, sono arrivato a 155 kg, mi sentivo stanco, dormivo male. Tre anni fa ho detto basta e ho comprato un tapis roulant. La mattina faccio camminata veloce e pesi, non seguo una dieta. Sto solo un po' attento, non mi sono tolto niente. Oggi peso 126-127 kg, ogni tre, quattro mesi perdo un kg: la bilancia non deve più salire, deve solo scendere. Se una sera esagero a cena con gli amici, il giorno dopo insalata, corsa e flessioni. Qualche giorno fa abbiamo fatto le prove costume: sono passato da una taglia 66 a una 60."

Insomma lo chef è riuscito a vincere la sua lotta attraverso la determinazione che è uno degli aspetti principali del suo carattere e che cerca di proiettare anche su tutti i suoi allievi e su tutte le persone che cercano il suo aiuto.
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