Alessandro Siani, la rivelazione che non ti aspetti: "Che lavoro farei se non fossi famoso"

Alessandro Siani è uno dei comici più amati degli ultimi anni, le sue battute intrise di ironia e di giovialità hanno fatto breccia nel cuore degli italiani molti anni fa: quest'anno l'attore festeggia i suoi 25 anni di carriera e ripercorrendo le sue orme dal principio, ricorda cosa avrebbe fatto se non avesse fatto il comico.

Siani è di certo molto conosciuto nella sua città natale, Napoli che a differenza di altri artisti che hanno preferito trasferirsi, lui non ha mai abbandonato e proprio parlando della sua città che il comico fa sapere di un'iniziativa nata nel suo quartiere 'Casa Sospesa' (alcune abitazioni vengono messe a disposizione dei profughi provenienti dall'Ucraina per scampare alla guerra): "Sì, non sono andato via,  vivo nella zona di Pozzuoli. Anche nei momenti difficili la mia città esprime 'un’anarchia' che permette di guardare la realtà con occhi diversi. Dopo la 'spesa sospesa' nata durante la pandemia, c’è ora la 'casa sospesa' la gente si mobilita per ospitare i profughi ucraini. È emozionante"

Durante quest' anno Alessandro Siani è stato anche al timone, insieme a Vanessa Incontrada del Tg satirico della Mediaset, Striscia la Notizia, l'improvviso allontanamento della coppia dopo una serie di servizi un po' troppo taglienti ha fatto sorgere il dubbio che entrambi fossero stati sollevati dall'incarico, ma in realtà si è trattato solo di un cambio, già previsto.
Leggi anche:

Come lui stesso a spiegato nello studio di Silvia Toffanin si è trattato di un equivoco: "Sono circolate delle voci e poi si sono moltiplicate. Alla fine, la cosa che a me fa riflettere è proprio il fatto che delle notizie che non sono vere possono diventare realtà. Questo è pericoloso. Adesso noi lo stiamo raccontando e quindi al pubblico arriverà che erano false e sono state strumentalizzate"
Leggi anche:

Nell'intervista rilasciata al quotidiano, Il Messaggero, Alessandro Siani parla anche di come sarebbe stata la sua vita se al posto della scuola ci fosse stata la DAD, per il comico è stato l'ambiente scolastico a donargli l'ispirazione per il suo lavoro: "Penso che l’età del pensionamento in Italia si allontana sempre più. Il mio non è un lavoro, ma una passione a tempo indeterminato nata sui banchi di scuola. Se ci fosse stata la dad, io non avrei fatto il comico. Gli youtuber? Sono favorevole a ogni tipo di linguaggio. Noi abbiamo fatto la gavetta nei cabaret e nei localini. Ora tik-tok arriva a milioni di persone con un clic. Il pubblico ha bisogno di cose fresche, ma il teatro è insostituibile"
Leggi anche: