Francesco De Gregori rompe il silenzio su Antonello Venditti: "Vi dico io chi è davvero"

È un grande giorno per la musica italiana. La giornata segna l'abbinamento di Antonello Venditti e Francesco De Gregori a 50 anni esatti dalla condivisione del disco Theorius Campus. Come in passato, il duo ha pubblicato singoli con Ricordati di me e Generale e si sta preparando per un lungo tour, che inizierà il 18 giugno allo Stadio Olimpico di Roma e poi in tutta Italia filiale e trascorrerà l'estate in il teatro. "Abbiamo lanciato la monetina - dice Venditti - per stabilire quale nome avremmo messo prima". "Ma, effettivamente i due nomi in quest'ordine suonano meglio", risponde De Gregori.

Sarà una vera e propria scorpacciata di suoni e immagini, perché la Sony insieme all'organizzatore dei concerti "Friends&Partners" hanno dichiarato: "Stiamo registrando tutto, nulla andrà perduto", aggiungendo che ci sarà un documentario e un disco legato al progetto. La curiosità di saperne di più su questo progetto è davvero tanta e, per questo, tra gli addetti alla conferenza stampa avvenuta ieri a Milano: "Il tutto è nato durante un pranzo - dicono i due - davanti a una bottiglia di vino. Parlavamo di un tour insieme e continuavamo a dirci: Ma lo vogliamo proprio fare?. Alla fine alla seconda bottiglia tutto era deciso".

Possiamo dire che sarà il debutto ufficiale della coppia, perché "Theorius Campus" è un disco dove il duo si dividono le due facciate di un long playing. Invece, cantano insieme, tutte canzoni a due voci e una band. "Il basso e la batteria vengono dal mio gruppo, un vero treno in corsa per potenza e dinamicità", dichiara Antonello. Mentre De Gregori: "Io invece ho portato strumenti inediti per Venditti come la pedal steel guitar, molto usata nella country music".

"Abbiamo percorsi paralleli ma affini - continua Venditti - insomma siamo figli dello stesso latte ed è bello che entrambi abbiamo trovato l'entusiasmo di provare le emozioni di mezzo secolo fa, naturalmente portate ai giorni nostri". "Una sfida - aggiunge Francesco - anche pensando al pubblico. Ad alcuni piaccio più io, ad altri Antonello, ma siamo arrivati alla conclusione che al pubblico sarebbe piaciuto ascoltarci insieme, con nuove versioni dei nostri classici".

Questo progetto sarebbe dovuto partire molto tempo prima, ma a causa del lockdown mondiale è successo che la ripartenza del progetto cadesse proprio mezzo secolo dopo il loro incontro. Come sarà distribuita la scaletta dei concerti? Per adesso è tutto top secret: "Non divideremo in parti uguali il repertorio - dichiara Francesco De Gregori - può darsi che ci saranno più pezzi miei o di Antonello, tutto è in divenire ed è giocato sull'emozione. Ci sono per esempio due pezzi di Antonello che avevo considerato meno di altri, come Unica e Peppino che ho riscoperto come due piccoli capolavori. Questa non è una gara o una competizione, è una festa e un incontro tra due vecchi amici".