"William Shakespeare era del Sud!" parola di Roberto Vecchioni!

Nella trasmissione di Rai 3, andata in onda sabato 9 ottobre, condotta da Massimo Gramellini, dal nome 'Le parole',  l'intervento di Roberto Vecchioni ha riaperto una questione molto spinosa, quella delle origini di William Shakespeare: secondo una teoria (che ha anche diverse prove a suo carico), il più famoso poeta e drammaturgo inglese in realtà non lo è per nulla, ma sia originario del Sud, precisamente siciliano di Messina.

Il 'professor' Roberto Vecchioni ha dedicato molto tempo nel ricercare la fondatezza di questa teoria partendo dalle ipotesi dell'architetto Nino Principato, pubblicate nel libro ' William Shakespeare e la città di Messina. Un mistero lungo quattrocento anni': l'architetto sosteneva che Michelangelo Florio (originario di Messina) e suo figlio John scrivessero materialmente le opere che venivano poi interpretate dall'attore Shakspere di Stratford.

La teoria è anche intrisa di storie che sfociano nel racconto fantasioso, ma una di queste storie (quella più accreditata) racconta di come John Florio svenne accolto dal Conte di Southampton insieme al giovane attore Will Shakspere di Stratford, i due abitarono nello stesso castello per molti anni. Nel corso dei secoli sono moltissimi gli studiosi e anche gli scrittori che hanno sollevato dubbi sull'origine dell'autore, solo per citarne alcuni Mark TwainCharles Dickens o i più recenti Saul Gerevini, Corrado Panzieri e Giulia Harding.

Ad avvalorare i dubbi ci sono diversi esempi; nella commedia 'Molto rumore per nulla' ('Much ado about nothing') è interamente ambientata a Messina e comprendeva solo personaggi messinesi e una conoscenza toponomastica della città. Se l'autore delle opere fosse davvero stato inglese avrebbe dovuto avere una conoscenza molto approfondita della storia romana e soprattutto di quella messinese. Come si legge ne 'Antonio e Cleopatra', l'autore indica la dimora di Pompeo come scenografia per l'entrata di alcuni personaggi. Secondo la storia, Pompeo ha davvero soggiornato a Messina nel 36 a.C.