Gino Strada, fondatore di Emergency, è morto oggi, venerdì 13 agosto, mentre si trovava in Normandia. Medico e filantropo, aveva 73 anni e soffriva di problemi cardiaci. Strada aveva fondato l'associazione umanitaria nel 1994, nella sua Milano, insieme alla moglie Teresa Sarti. "La notizia ci ha colti tutti di sorpresa, riprendiamoci dal dolore". Questo il primo commento della presidente di Emergency, Rossella Miccio, dopo la triste notizia della scomparsa di Gino Strada.
L' Ong scrive su facebook: "Uno dei suoi ultimi pensieri è stato ieri in Afghanistan. E' morto felice. Ti vogliamo bene Gino. Non possiamo pensare di stare senza di lui, è bastata la sua sola presenza per farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano". Dal Capo dello Stato Sergio Mattarella al Presidente del Consiglio Mario Draghi sono tantissimi i messaggi di cordoglio per ricordare il chirurgo, attivista e filantropo.
"Gino Strada ha recato le ragioni della vita dove la guerra voleva imporre violenza e morte", scrive in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Ha invocato le ragioni dell'umanità dove lo scontro cancellava ogni rispetto per le persone. La sua testimonianza, resa sino alla fine della sua vita, ha contribuito ad arricchire il patrimonio comune di valori quali la solidarietà e l'altruismo, espressi, in maniera talvolta rude ma sempre generosa, nel servizio alla salvaguardia delle persone più deboli esposte alla conseguenze dei conflitti che insanguinavano il mondo".
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, si legge in una nota di Palazzo Chigi, apprende con tristezza della morte di Gino Strada: "Ha sempre passato la vita dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nei momenti più difficili nelle zone più difficili del mondo. Emergency, fondata insieme alla moglie Teresa, rappresenta la sua eredità morale e professionale. Alla figlia Cecilia, a tutti i suoi cari e colleghi di Emergency, le sentite condoglianze del governo".
Anche a Castel Volturno, in provincia di Caserta, lo hanno voluto ricordare per la sua grande umanità. Qui i volontari di Emergency lo chiamano dottore. "Un gigante. Al Paese ha dato una spinta anche culturale: dal Maurizio Costanzo Show, le sue uscite tv lasciavano il segno. E l'apertura di questo ambulatorio, reso permanente, è stata possibile grazie a lui. Nel 2015, dopo due anni di attività in camper", ricorda ai microfoni del Mattino Sergio Serraino, responsabile della struttura di Emergency voluta dal chirurgo scomparso oggi, fondatore della Ong che ha costruito ospedali e strutture di primo soccorso nel terzo mondo, vicino e lontano da casa.
Gino Strada ha dato sempre il suo contributo anche nella sede dell'Associazione Ponticelli, nata nel 2015 in un edificio in commodato d'uso del Comune di Napoli: "Gino è stato qui tre volte negli ultimi sei anni. Il primo, in occasione dell'inaugurazione", spiega Andrea Belfiore, che coordina il centro di 350 servizi in 12 mesi, il 75 per cento a favore dei migranti, il resto per gli abitanti del quartiere. "Penso con emozione anche all'altra sua visita per ricevere un premio nell'ambito del festival dei diritti umani promosso dall' Annalisa Durante e a quel dibattito a Forcella insieme ad Alex Zanotelli, amico e compagno di tante battaglie".