Bennett Miller, 53 anni, celebre regista newyorkese di "Capote, a sangue freddo" con Philip Seymour Hoffman, è al 19esimo Ischia Global Film & Music festival dove ha ricevuto il premio intitolato a Truman Capote, scrittore statunitense vissuto a Forio nel 1949 che ha descritto nei suoi reportage l'isola partenopea "verde e primitiva". Come Capote, che si era allontanato da New York per rigenerarsi, Miller si è mostrato molto entusiasta di Ischia, e dell'Italia in generale.
''Conosco bene il vostro Paese e mi piacerebbe viverci, magari quando andrò in pensione", le parole di Bennett Miller riportate dall'Ansa. ''Amo l'Italia e Napoli mi stuzzica: quando l'ho visitata con un tour sotterraneo ho provato sensazioni uniche. Ho sentito la presenza di storie profonde, tra luci e ombre, vorrei saperne di più su questa città, studiarla'', ha dichiarato il regista statunitense.
Autore di pellicole importanti come "Moneyball - The Art of Winning" e "Foxcatcher" (sull'omicidio del campione olimpico di lotta Dave Schultz per mano di un rampollo della famiglia Du Pont), due volte nominato per un Oscar e miglior regista a Cannes, sta lavorando a un nuovo progetto che non vuole svelare.
"Le storie vere mi interessano - dice Miller, da qualche settimana in Europa - ma non mi piace ridurle a semplice finzione, cerco di evidenziare i dettagli trascurati". Il famoso regista ha diretto attori come Brad Pitt, Steve Carell, Mark Ruffalo: i suoi film hanno vinto tantissimi premi e nomination. A cominciare da Capote, nel 2005, il suo esordio (dopo il documentario "The Cruise"), che ha portato all'Oscar uno straordinario Philip Seymour Hoffman, suo giovane amico. "E' stato il primo a cui ho pensato quando questo progetto ha preso forma dopo un lungo periodo di gestazione".
Intervistato dall'Ansa, Bennett Miller ha poi raccontato quanto la pandemia abbia cambiato anche New York: ''Ci vorranno almeno 50 anni per parlare degli effetti del Covid, nessuno sa dove stiamo andando, anzi credo che il futuro ci sfiderà, andrà oltre quello che possiamo prevedere oggi, siamo sul precipizio di una crisi dagli effetti inimmaginabili. Il cineasta ha condiviso il premio Capote 2021 con lo scrittore partenopeo Erri De Luca.