A Napoli nasce piazzetta Aldo Masullo: l'omaggio della città al "suo" grande filosofo

Nel cuore del Vomero, tra piazza Fuga e via Cimarosa, da oggi c'è piazzetta Aldo Masullo. La cerimonia di inaugurazione della targa toponomastica si è svolta questa mattina, con la famiglia di Masullo e i suoi numerosi amici, alla presenza del sindaco Luigi de Magistris. Molti i presenti alla cerimonia, dai consiglieri Annamaria Palmieri, Alessandra Clemente, Marco Gaudini e Luigi Felaco, al Presidente del V Comune Paolo De Luca, allo scrittore Maurizio De Giovanni, al Rettore Matteo Lorito, a Nino Daniele e Guido D'Agostino.

L'intitolazione della Piazzetta al grande filosofo è stata frutto della ferma volontà dell'amministrazione comunale e della società civile, di numerose personalità del mondo culturale, accademico e istituzionale e con il supporto della libreria IOCISTO; l'iniziativa è stata portata avanti dalla commissione toponomastica del Comune in deroga ai tempi previsti, segno di forte riconoscimento per il filosofo che nel 2018 è stato nominato cittadino onorario di Napoli.

Il filosofo Aldo Masullo, uno dei più importanti del secondo Novecento italiano, aveva compiuto 97 anni il 12 aprile 2020. Ci ha lasciato il 24 aprile 2020. Nato ad Avellino (ma vissuto a Torino fino all'età di dieci anni), è stato professore emerito di Filosofia morale all'Università Federico II di Napoli. Dal 1972 al '76 deputato, dal '76 al '79 senatore, eletto come indipendente nelle liste del PCI, poi ancora senatore dal 1994 al 2001 per i Ds.

Si è laureato in filosofia con una tesi in filosofia del diritto e poi in giurisprudenza, allievo di Antonio Aliotta e Cleto Carbonara. Dopo aver esercitato la professione di avvocato penalista tra il 1947 e il 1951, nel 1955 divenne libero docente di filosofia teoretica, e professore ordinario dal 1967, sempre alla Federico II.

Per la sua attività di studioso è stato insignito della medaglia d'oro del Ministero della Pubblica Istruzione. Tre anni fa il sindaco di Napoli Luigi De Magistris gli aveva conferito la cittadinanza onoraria, ed ora lo ricorda per il suo "altissimo profilo etico, di profondo rigore intellettuale, un faro per tanti, un punto di riferimento solidissimo della cultura napoletana".