Nuovo Campus Universitario per uno dei migliori atenei del Sud

Fondata nel 1562 dai Gesuiti di Sassari, come ultima volontà di Alessio Fontana funzionario di Carlo VII, colui che costituì la prima biblioteca sarda nel 1957, in pochi decenni ebbe un'espansione incredibile, fino alla nomina di Università nel 1617 nel regno di Filippo III. Oggi l'importanza di tale Università è cresciuta tanto da entrare tra i primi posti nella classifica del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali).

Il progetto per il nuovo Campus Universitario dell'Università degli Studi di Sassari è quasi ultimato, a darne la conferma sono il Presidente Massimo Sechi e il Direttore Antonello Arghittu dell'Ente Regionale per lo Studio Universitario, nella seduta di ascolto organizzata dalla Seconda Commissione del Consiglio Regionale con lo scopo di accertare l'intervento sulla ricezione studentesca delle sedi di Alghero, Oristano e Olbia.

La realizzazione del nuovo Campus Universitario di Sassari è prevista per il 2025, al fine di assicurare un maggior numero di posti letto nelle sedi. L'Università di Sassari ospita, circa 16mila iscritti e le sedi dislocate, invece hanno globalmente 1336 iscritti rispettivamente: nella Facoltà di Architettura di Alghero 455, nei di Tecnologie e Sicurezza dei prodotti ad Oristano 283, nella Facoltà di Economia e Turismo di Olbia 358, e per Scienze Forestali di Nuoro 240.

"Con il nuovo Campus saremo in grado di alzare il livello dell'offerta e puntare a un percorso di internazionalizzazione della nostra Università, le sedi staccate non saranno comunque trascurate. Attualmente garantiamo circa 23 posti letto ad Alghero, Olbia e Nuoro a fronte di 68 richieste complessive" afferma il Presidente dell'Ente Regionale per lo Studio Universitario Massimo Selchi nell'audizione indetta dal Consiglio Regionale.

L'Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu dichiara: "Siamo abituati a ragionare su dati oggettivi. Il progetto del Campus di Sassari deve andare avanti ed essere concluso presto, ciò non toglie che guardiamo con attenzione a ciò che succede ad Olbia, Alghero, Nuoro e Oristano. La Sardegna è una delle regioni che spendono di più per garantire il diritto allo studio. Siamo pronti a procedere a una riprogrammazione con il reperimento di nuovi fondi da destinare alle sedi staccate dalle Università di Sassari e Cagliari".