Il Norwegian Nobel Commitee ha deciso di assegnare il Nobel all'agenzia Onu del World Food Programme per la solidarietà internazionale nella lotta contro la fame. Quest'anno si contavano 318 candidati: 211 individui e 107 organizzazioni.
Nel team del WFP c'è anche Sara Perrella, originaria di Benevento. "La pandemia di coronavirus ha contribuito a un forte aumento del numero di vittime della fame nel mondo. Di fronte alla pandemia, il Wfp ha dimostrato un'impressionante capacità di intensificare i propri sforzi. Come ha affermato la stessa organizzazione, fino al giorno in cui avremo un vaccino medico, il cibo è il miglior vaccino contro il caos". E' questa la motivazione del premio Nobel per la pace al World Food Programme.
"I miei più sentiti complimenti - scrive il sindaco di Benevento Clemente Mastella - a Sara Perrella per l'elevato contributo da lei recato all’Organizzazione umanitaria, World Food Programme delle Nazioni Unite, cui è stato riconosciuto il Premio Nobel per la Pace 2020. In qualità di sindaco, esprimo il mio orgoglio. L' ho sentita telefonicamente e, nei prossimi giorni, la riceverò a Palazzo Mosti per ringraziarla personalmente a nome della città di Benevento"
I complimenti per il riconoscimento arrivano anche dal presidente della provincia Antonio Di Maria che ha inviato un messaggio a Sara Perrella. "Lo WFP - ha ricordato Di Maria - è una grande organizzazione umanitaria, impegnata a salvare vite nelle emergenze, promuovere il benessere e sostenere un futuro sostenibile per le popolazioni che si stanno riprendendo da conflitti, disastri e dall’impatto del cambiamento climatico"
"In questo formidabile gruppo di lavoro - ha dichiarato Di Maria - tra le altre persone del beneventano, spicca la figura di Sara Perrella: una concittadina impegnata nella risposta alle emergenze e crisi in tutto il mondo con tecnologie e assistenza digitale per le popolazioni colpite. Sono davvero orgoglioso di poter annoverare tra i ricercatori sanniti, una donna che professa quotidianamente così elevate qualità a difesa e tutela di chi è più debole e fragile nel mondo".