lunedì, Dicembre 4, 2023

Al Sud riapre al pubblico la Riserva di Priolo: qui i fenicotteri depongono le loro uova

La Riserva naturale Saline di Priolo sta per riaprire. Costretta alla chiusura da un incendio nel luglio del 2019, la riserva, a nord di Siracusa, è pronta a riaccogliere i visitatori. Questo è l'unico sito di nidificazione dei fenicotteri in tutta la Sicilia, e in un anno le coppie di fenicotteri sono raddoppiate (da 453 a 809), complice anche il lockdown del Coronavirus.

La Riserva naturale Saline di Priolo è un piccolo angolo di paradiso, protetto dal 2000 quando è stata istituita dalla Regione Sicilia e affidata in gestione alla Lipu. Il verde e l'azzurro di questi luoghi fu cantato nell'antichità anche da Virgilio, Ovidio, Tucidide e Stefano di Bisanzio.

Il silenzio e la pace della quarantena hanno avuto un effetto molto positivo sul luogo, che è entrato in una tendenza di forte crescita (già dal 2015) nella nidificazione dei fenicotteri. Il risultato? Un'oasi di pace e bellezza, che tra poche settimane potrà essere nuovamente visitata dal pubblico. Sarà, infatti, riaperto un capanno sull'area lacustre per osservare in sicurezza i fenicotteri.

Questa specie, tipicamente mediterranea, nidifica in Italia dal 1993: attualmente sono circa 25 mila le coppie di fenicotteri che hanno scelto l’Italia per nidificare. L'incendio dello scorso anno aveva distrutto tutta l'area boschiva che oggi è già ricresciuta, con alberi anche di due metri e specchi d'acqua dove i fenicotteri vanno a deporre le uova. Queste ultime, deposte in inverno, dopo essersi schiuse hanno dato alla luce dei pulcini grigi meravigliosi, che poi diventeranno belli ed eleganti come i genitori.

I piccoli di fenicottero già tra pochi giorni cominceranno i primi tentativi di volo, e piano piano cambieranno colore, con il grigio che lascerà posto al rosa, grazie all’artemia salina, crostaceo ricco di betacarotene di cui sono ghiotti. Il piumaggio diventerà folto e abbondante, le zampe sempre più affusolate, i becchi si allungheranno e assumeranno quella striatura rosa arancio tipica dei fenicotteri. A settembre, invece, insieme agli aironi cenerini e alle garzette, emigreranno, viaggiando in tutto il Mediterraneo.